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6 libro settimo


le quali, che dicasi, sono insomma il vero pro della storia; sapran vedere tutta la serie delle cause, degli effetti, e delle nuove cause di nostre perdizioni; l’incompiutezza antica dell’indipendenza, l’antico disordine delle libertá, l’antico difetto d’armi nazionali, gli stranieri nuovamente chiamati, sofferti, lasciati antiquarsi; e finalmente le operositá nazionali cessate, gli ozi, i vizi, le mediocritá innaturali all’Italia, accettate quasi necessitá, diventate abito, e seconda natura; e, danno e vergogna ultima a’ degeneri, il riposar in quel limo, e consolarvisi col sognar le glorie de’ maggiori.

2. Stato d’Europa e d’Italia [1492-1494]. — La Provvidenza ha tutto nelle mani, senza dubbio; ma lascia apparire alcune, e cela altre delle leggi delle opere sue; e fra le piú celate è forse quella per cui concede o nega uomini alle nazioni. Fu uno di que’ decreti male scrutabili di lei, che mentre i popoli oltremontani ed oltremarini si univano dopo lunghi travagli ciascuno in un corpo di nazione sotto principi se non grandi almeno arditi ed operosissimi, l’Italia, perduto Lorenzo il magnifico, non avesse piú se non uomini o mediocri (come giá quelli che eran succeduti a Cosimo e Francesco Sforza), o cattivi o cattivissimi. — In Inghilterra Arrigo VII, regnante dal 1485, aveva con suo maritaggio riunite le due case, distrutte le due fazioni di Lancastro e di York, che l’avevano lungamente straziata. — In Ispagna s’eran congiunte Castiglia ed Aragona fin dal 1474 con un altro maritaggio tra Isabella e Ferdinando; e questi insieme avean poi conquistata Granata, l’ultimo regno e rifugio di mori, in quel medesimo anno [1492] della morte di Lorenzo e della scoperta d’America; ondeché, non rimaneva piú disgiunto se non il piccol regno di Navarra, e tutte quelle vittorie e fortune accendevan l’animo piú inquieto che grande, ma insomma ambiziosissimo di Fernando, detto (appunto allora e per concessione del papa) il «re cattolico». — In Francia, dove Carlo VII aveva finita la guerra d’indipendenza e cacciati gl’inglesi, e Luigi XI riunite Borgogna e Provenza e i diritti de’ secondi Angioini al regno di Napoli e Sicilia, regnava il giovine Carlo VIII dal 1483; e, riunita Bretagna sposando Anna che n’era duchessa,