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― Tu dunque ci lasci, caro figliuolo! Immaginati il mio dispiacere e quello de’ tuoi fratellini! È vero che il sor Albertino è un buon fanciullo e ti vorrà bene, ma però capirai che un signorino come lui non potrà perdersi tutto il santo giorno con te, come

faceva la nostra Marietta. Eppoi non avrai più la mamma, gli amici....

― Spero che ci rivedremo presto: ― risposi commosso ― le montagne stanno ferme e gli uomini camminano.

― Ma per i polli è un’altra faccenda, caro il mio piccino. Noi altri, per lo più, e allorchè non siamo destinati a servir di cibo agli uomini, cresciamo e moriamo nel luogo ove siamo nati. Chi vuoi che si prenda il bel divertimento di portare in giro un galletto o una gallina e di farla viaggiare come potrebbe succedere a un bel cagnolino? Non mi voglio illudere figliuol mio, io ti perdo e per sempre. ―