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Canto secondo 47


Battaglie ho detto, e detto ho men del vero:
     Chè, se non più di due n’ha combattute,
     Aggiunger devo, ad esser veritiero,
     Che tutt’e due l'ha volentier perdute;
     Perchè la strategia del conte Zero
     Non mira alla vittoria e alla salute:
     Oibò, questi son rancidi ripeschi
     Da lasciare ai romantici tedeschi!

I tuoi guerrieri, Italia, i figli tuoi
     Denno a più alto segno alzar le mire:
     Gli eroi, figli d’eroi, padri d’eroi,
     Non devono saper se non morire;
     Sembri questa a chi vuol gloria da buoi,
     Essa t’è vantaggiosa oltre ogni dire,
     Se le disfatte tue son così gaje,
     Che padrona ti fan d’acque e di baje.

Togli all’opra dei campi e all’officine
     I tuoi giovani figli, Italia accorta,
     E di schioppi, di daghe e di spalline
     Nel guerriero fulgore il sen conforta;
     Fumin le icnusie steppe e le pontine
     Di miseria e di morbi, a te che importa?
     Sol dalle salutari arti di guerra
     Ricchezza, libertà, gloria ha la terra!