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l'avrebbe tentato; anzi la maggior parte degli uomini del mondo lo avrebbero criticato 0 messo in ridicolo. Non importa, era sembrato naturale a lui che vedeva la vita e la maniera di vivere sub specie ceternitatis.

Soffiava un vento aspro e gelato. Tornato presso a Julie, Jacob fu sorpreso di trovarla seduta, appoggiata all'angolo della poltrona; aveva rialzato il velo.

— Si sente meglio? — chiese egli sedendosi presso a lei per essere udito malgrado il fragore delle onde. — Questo tempaccio non la disturba?

Julie fece un cenno negativo. Egli avvicinò maggiormente il suo sedile. Improvvisamente essa gli chiese l'ora. La nobiltà e la fierezza di quel pallido viso fra le pieghe del velo nero, e quegli occhi pieni di passione, lo commossero in fondo all’animo.

— Sono quasi le quattro — disse Jacob, guardando l'orologio. — Vede, comincia: ad al beggiare.

E mostrava il cielo, ove infatti si produceva quella indefinibile trasformazione della notte che precede l’aurora; mostrava il lontano orizzonte del mare ove una specie di livido chiarore cominciava a assorbire ed a vincere quella impetuosa alternativa di tenebre e di chiaro di luna da cui avevano passato dopo la loro partenza dalla costa francese.

Non appena Jacob ebbe parlato, che sentì lo sguardo di Julie attaccarsi su lui. Per guardare il suo orologio, egli avea aperto il soprabito, scordando che lasciava così vedere l’abito da sera, indossato all'Hotel du Rhin prima di pranzo. Lo abbottonò vivamente, voltandosi verso il mare. Ma la voce di Julie lo richiamò.

_— Jei mi ha dato le sue coperte. Prendera freddo.

-— Per nulla. Ciò che la copre è suo, o prestato dal capitano. lo mi riscaldo passeggiando.

Un lungo silenzio. Ma Jacob temeva delle nuove domande. Non era di quegli uomini che sanno recitare con disinvoltura una parte. Ma essendovi riuscito fin allora, egli confidava di celare il suo segreto.

La fuga era il miglior partito, e mentre egli tentava di allontanarsi, un gesto di Julie lo arrestò. Per la seconda volta dovette avvicinare il suo viso a quello di Julie, tanto era debole la voce che gli chiedeva:

— Perchè è in abito da sera?

_— Credevo di pranzare con un amico. Non ho avuto tempo di cambiarmi.

_ Per cui lei non aveva intenzione di viaggiare stanotte?

li indugiò un momento a rispondere, onde radunare le sue idee.

— Quando mi sono vestito per pranzo — no — ma delle notizie inaspettate mi hanno deciso.

La testa stanca di Julie ricadde sul cuscino, i suoi occhi si chiusero, e Jacob, credendo che volesse forse dormire, stava già alzandosi, quando la pressione d'una mano sul suo braccio lo trattenne. Sedette di nuovo e la mano si ritiro.

Il fragore delle onde si calmava. Avvicinandosi alla costa inglese, il vento era meno im- petuoso e la terribile melodia del mare meno trionfante, È su ogni cosa si distendeva la prima luce del giorno. Delafield discerneva ora i lineamenti di Julie; gli occhi non erano più chiusi e la loro espressione lo fecero tremare. Vi era in quello sguardo un sospetto terribile. In cuor suo, e Con coraggio, egli si preparò e sostenere l’assalto previsto.

— Mr. Delafield, mi ha detto tutta la verità?

Essa si era rizzata mentre parlava, rigida e pallida come un cadavere. Con mano impaziente respinse le coperte con cui egli l'aveva avvolta, e la sua fisionomia esigeva una risposta.

— Certo! Le ho detto la verità.

— La verità intiera? Mi pare — mi pare che lei non era preparato a questo viaggio. Vi ualche mistero — che io non arrivo a comprendere — e che mi offende!

— Ma quale mistero? Quando la vidi, ho naturalmente pensato al telegramma di Evelyn. — Vorrei vedere quel telegramma.

Egliesitò. Se fosse stato meglio addestrato a tutte le mille piccole menzogne mondane, avrebbe risposto semplicemente d’averlo dimenticato all'albergo. Ma non pensò a quel sotterfugio e sul momento non previde il male che c'era a mostrarglielo. Il telegramma era nella sua tasca € Jacob glielo porse.

L'angolo coperto ove si trovavano era debolmente rischiarato da una lampada a olio. Julie spiegò con pena il foglio pronto a volar via, e indovinò, più che lesse, le parole che conteneva. Allora il vento portò il foglio in mare. Jacob, alzandosi, si appoggiò al suo sedile, guardandola. Sentiva avvicinarsi un momento decisivo che l’improvviso calmarsi della tempesta e delle onde rendeva ancora più solenne.



È

la


— Perchè è venuto con me? — chiese essa con insistenza, e non potendo più padroneggiare la propria agitazione. — È evidente che lei non pensava a partire. Non ha bagagli ed è in

abito da sera.

— Ho desiderato accompagnarla.

Il gesto di Julie protestò quasi con Sprezzo.

— ‘Perchè era alla stazione ? Il telegramma hi DE E doveva pranzare con un amico. lo... io non capisco.

elyn le diceva che mi trovavo a Bruges.


A