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LA FIGLIA DI LADY ROSE 211

Non si era egli allontanato con vergogna improvvisa, per non leggere la menzogna su quel viso adorato, per non aver l'aria di Spiarla e di indovinarla?.....

Aveva avuto appena il tempo di mandare un messaggio, prima all'amico che lo attendeva al caffè Gaillard, poi all'Hotel du Rhin, prima di accompagnarla allo sleeping-car.

Ah! come era triste e accasciata quando si era rivolta a lui per chiedergli:

— Ma — il mio biglietto?

— Eccolo. Oh, non si dia pensiero. Aggiusteremo i conti a Londra. Procuri di dormire. Deve essere molto stanca.

Poi gli era parso che le labbra di Julie tremassero come quelle di un bambino disperato — € certo, ah si! certo essa doveva aver sentito i battiti disordinati del suo cuore.

Il treno aveva attraversato Boulogne come un lampo. La Somme appariva, pallido fiume d'argento sotto al chiaror della luna, una vasta distesa di paludi di dune, di pini intristiti, sopra ai quali giungeva il fragore della Manica: Poi il mare si allontana nuovamente, e la ricca campagna piccarda si stende a destra e a manca della ferrovia. Alcuni lumi accesi qua e là nelle capanne, nelle ville, per rischiarare forse una nascita o una morte, compagni della speranza o del dolore,

Calais!

Il treno si avvicinò lentamente allo sbarco dei piroscafi. Delafield saltò dal suo vagone. I viaggiatori uscivano dallo sleeping-car. Egli vide subito il cappellino nero coperto da un velo, la forma svelta, nel costume da viaggio di tinta cupa. Stava forse per svenire? Quando Jacob Si avvicinò a lei, gli parve che Julie barcollasse. In un batter d'occhio egli s'impadronì del suo braccio e la sostenne come meglio poteva.

— Faceva molto caldo in vagone e sono così stanca. Ho bisogno d’aria.

Arrivarono sul ponte del battello.

— Vuoi scendere in cabina?

— No, no — dell’aria! — mormorò essa, ed egli vide che si reggeva appena.

Ma in pochi istanti avevano raggiunto il ponte superiore, dove di solito, nelle traversate di giorno, prendono posto tanti passeggeri. Ora era perfettamente deserto. Il piroscafo non era affollato; la notte era fredda e tempestosa, e tutti i viaggiatori si erano rifugiati sotto Coperta.

Julie si lasciò cadere su un sedile.

Delafield rallentò rapidamente le cinghie che chiudevano il suo plaid, e l’avvolse attorno a lei.

— La traversata sarà faticosa. Potrà restare sul ponte?

— Sono avvezza al mare. Mi lasci star qui!

I suoi occhi si chiusero. Egli si inclinò su lei con angoscia. Uno degli impiegati del battello si avvicinò.

Madame ferait mieux de descendre, monsienr. La traversee ne sera pas boune.

Delafield spiegò che la signora non si sentiva mai male e che preferiva l'aria aperta. Mise le sue tre lire in mano dell’impiegato, mandandolo a prendere un bicchierino di brandy e qualche coperta di supplemento.

Durante la confusione della partenza, Jacob non vide che Julie spossata, immobile, non udì che le deboli parole con cui, una o due volte, essa aveva tentato di fargli capire che non era svenuta.

Il brandy giunse. L'uomo che lo portava tentò nuovamente di opporsi alla presenza di Julie sul ponte. Delafield non gli badò nemmeno; era intento a far prendere a Julie un po’ di liquore.

Ma eccoli finalmente partiti! Il battello uscì lentamente dal vecchio porto e si trovò tosto in balia di un mare assai agitato. Una voce perentoria ridestò Delafield dalle sue preoccupazioni.

— Questa signora non deve star sul ponte, monsieur. Il posto non manca nelle cabine delle signore.

Delafield, alzando il capo, riconobbe lo stesso capitano che trentasei ore prima, durante la traversata, aveva colmato di attenzioni il Duca di Chudleigh e il suo seguito. Lo prese in disparte; dopo una breve conversazione, il capitano si allontanò toccandosi il berretto e dicendo qualche parola al subalterno che era andato a far appello alla sua autorità. Da allora nessuno li molestò nuovamente; l'im >iegato portò un guanciale e una coperta che potevano, disse, esser utili alla signora. Julie fu presto adagiata su un claiselongue. La delicatezza sembrò suggerire al suo compagno di lasciarla sola.

Jacob camminava avanti e indietro a passo svelto per scuotere il freddo che cominciava a intorpidirlo. Di quando in quando guardava i fuochi della fuggente costa francese, la sua linea grigia e fantastica disegnantesi verso sud sotto a una luna tempestosa, oppure che spariva al nord in un nembo di pioggia. La schiuma delle onde spruzzava molto alto; il battello, piccolo assai, aveva un forte rullio, ed i pochi viaggiatori che si erano prima avventurati sul ponte, non tardarono a eclissarsi.

In preda a una strana esaltazione fisica e morale, Delafield si curvava sulle onde strepitose. Nella forza indomita, nel sapore salato dell'Oceano respirava qualche cosa di simile all'energia di volontà che l'aveva spinto a intraprendere quel salvataggio. Nessun altro uomo al mondo