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ARS ET LABOR 167

FIORI D'ARANCIO



  • Per non guastare la nobilissima amabilità, riproduciamo l'annuncio delle nozze Albertini-Giacosa tal quale la Redazione del Corriere della Sera con squisito tatto ha ben creduto dare:

“Ieri (27 gennaio) l'assessore avv. Della Porta ha celebrate le nozze del dott. Alberto Albertini, redattore del Corriere della Sera e fratello del nostro direttore, colla signorina Paola Giacosa, terza figliuola di Giuseppe Giacosa. Testimoni per lo sposo il fratello avv. Luidi e Renato Simoni; per la sposa Arrigo Boito e il cognato ing. Ruffini.

“La redazione del Corriere della Sera ripete al collega carissimo e alla sua gentile compagna gli auguri più vivi ed intensi. Fra questi il primo è che la felicitò loro sia rallegrata da condizioni di salute sempre più liete di Giuseppe Giacosa, al quale non meno che ad essi va il nostro pensiero„.

E noi ci uniamo con tutto il cuore a queste felicitazioni, a questi auguri.

  • A Parigi, due giovani pittori francesi, fratelli gemelli, Alfonso e Gabriello Chanteau, che hanno tra di loro una somiglianza straordinaria, tanto da venire scambiati l'uno con l'altro, sposano due signorine, pure sorelle gemelle, che si rassomigliano in modo strano.
  • A Meina, il pittore Giuseppe Palanti, professore di ornato alla Scuola superiore d'arte applicata all'industria nella nostra città, con la signorina Ada Romussi, insegnante di disegno alla Scuola superiore femminile Manzoni e figlia al direttore del Secolo.
  • A Roma, l'ingegnere Francesco RIcciardi, figlio del comm. Germano Ricciardi, console di Costarica a Napoli e la signorina Elena Sambucetti, appartenente ad aristocratica famiglia romana.
  • A Parigi, il dott. Michel Cohendy, addetto all'Istituto Pasteur, con M.lle Magdeleine Chabrillat, figlia dell'ex-redattore del Figaro.
  • A Milano, l'avv. Giovanni Paleari ha condotto in isposa la distinta signorina Luisa Cattaneo, figlia del cav. Enrico procuratore della Casa industriale Gavazzi.
  • A Roma, l'avv. Gabriello Quarta, figlio di S. E. il senatore Oronzo Quarta, con la signorina Maria Testa del fu comm. Giuseppe, illustre chirurgo napoletano.
  • A Berlino, il soprano Gerlande Friedländer ha sposato l'artista Eugéne Chaillot.
  • A Parigi, il conte Ludovic de Bardon de Segonzac ha sposato M.lle Mathilde Marie Erlanger, della famiglia del chiarissimo operista Camille Erlanger.
  • A Reggio d'Emilia, il nobile Guido Crescentini, patrizio milanese, tenente nel 55.° reggimento fanteria, con la signorina Carolina Grasselli.
  • A Parigi, tre matrimoni artistici: l'architetto Eugéne Duvon, con M.lle Marcelle Gauvin; l'ingegnere Louis Henri Géerard, con M.lle Charcotte Marie Minangoy; l'architetto Jules-Roger Baaueau, con M.lle Alice Rousseau.
  • A Bruxelles, il compositore di musica Henri Ernest Maringue, con M.llr Charlotte Françoise Bouillon.
  • A New-York, l'attore tragico George Lawington sposa Miss Teny Roberts e lascia il teatro.
  • A Milano, il dott. Massimo Della Porta, figlio dell'assessore anziano avv. Della Porta, colla signorina Giachi Lanza, figlia dell'architetto cav. Giovanni.
  • A Parigi, il pittore Ferdinand Riguet , con M.lle Caroline Toussaint, litografia-disegnatrice.
  • Ad Alessandra d'Egitto, il professore di musica Herbert Pepper, con la signorina Antonietta Maganuco.

LA NOSTRA MUSICA



F. PAOLO TOSTI



NOTTI DI MAGGIO

MELODIA

Parole di FRANCESCO CIMMINO.

Un soffio etereo, una vibrazione sommessa, una malìa blandissima, soave, leggera, fatta d'aliti, tessuta di raggi lunari, che monta, che s'eleva, che s'espande! — è un fluido? è un etere? è vapore? — è un semplicissimo andamento armonioso, che nell'insistenza sua divien squisitamente suggestivo e determina e concreta veramente una visione: la visione delle bianche estatiche notti di maggio, tutte pregne di balsami, tutte fluttuanti nell'onde, per l'aere vagabonde, dei misteriosi bisbigli, dei raggi tremuli.

Gœthe, che nel Faust (come Shelley nel Prometeus unbound) diede un vero monumento poetico-musicale, teneva un metodo tutto suo per giudicare un pezzo di musica; esso doveva evocargli, doveva delineargli, colorirgli proprio una visione e Mendelssohn, in una delle sue lettere, racconta che, avendogli eseguito un tempo d'una delle Nove, ad un certo punto il poeta sorse a dire: “Fascino! mi è parso di vedere una processione di gran personaggi, in abito di gala, scendere lenti i gradini d'un imponente marmoreo scaleo!„ Il poeta grande, attraverso la musica di Beethoven, aveva visto un quadro, quindi quella musica era genialmente possente. Ebbene un quadro, un piccolissimo quadro, piccolo ma squisitamente suggestivo e poeticissimo evoca, colorisce, delinea anche il breve e semplice pezzo del Tosti; è il quadro delle blandi notti di maggio, notti sature di fascino misterioso, scioglienti l'inno più etereo col profumo dei fiori, col fruscio delle fronde, col sussurro del flutti e il raggio delle stelle.

ALFREDO ALAGNA



TALON ROUGE

GAVOTTE POUR PIANO.

Op. 12.

Il fatto di accoppiare il Talon Rouge al Notti di maggio d'un maestro celebre come il maestro Tosti, sia tutto ad onore del signor Alagna, e questo onore ci dispensa da ogni elogio che, in confronto di quell'onore, riuscirebbe freddo, epperò utile. Notiamo tuttavolta che, nel suo tipo di quadretto del genere, il piccolo pezzo del signor Alagna è grazioso, senza quel manierismo di processi sdolcinati, senza quelle smancerie di sdilinguimenti ritmici od armonici che fortunatamente, a furia di esser diventati antipatici, nauseanti, or da qualche tempo si fanno più rari nella moderna produzione musicale. E ciò tutto ad onore pel buon gusto e per la vera arte.