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camente compiuto, poichè in esse l'architetto Bongi ha voluto ottenere semplici e buoni effetti collo stesso materiale. La Casermetta dei Pompieri è pure

il padiglione dell'arte decorativa francese. quasi ultimata, e le ampie pensiline dei i simbolici scudi preannunciano l'uso dell'edificio. Ora il Bongi, oltre agli altri padiglini, rivolge giustamente le sue cure alla grande Galleria delle Arti Decorative Francesi. Nell'interno si vedono i modelli della decorazione, la quale all'esterno è già a buonissimo punto: nelle testate, grandiosi colonnati mettono alle gallerie, ampie abbondantemente illuminate; ed un senso di riposo, di frescura ci pervade, secondato dall'indole della decorazione insipirata con misura e con garbo alle moderne forme floreali.

Attraversato il giardino, disposto e diviso in aiuole all'italiana, possiamo vedere l'edificio dell'Igiene già terminato, almeno all'esterno; ed osservare, se non possiamo ammirare, le sfarzose banalità — pur fattrici di quattrini — di un “Cairo a Milano„.

Del padiglione del Belgio e di quello dell'America del Sud intravvediamo lo schema; e qualcosa più dello schema, ma puranco prove di decorazioni policrome ottenute con effetti lineari e geometrici possiamo osservare nella Galleria dell'Austria, cui attendono a decorare artisti austriaci sotto la direzione dell'architetto Baumann.

Altri ed altri padiglioni, anche privati, sorgono e andranno sorgendo in quella città fatata. Ma, come non ci siamo fermati n+ a spiegare alcuni accenni, nè a descrivere, così non possiamo ora indugiarci in troppi ricordi. Almeno per due ragioni: l'una, pochissimo ideale ma molto pratica, che fin troppo spazio ci ha concesso chi ci invitò a tenere questa breve discorsa. L'altra, più degna, che questi cenni

decorazione della fontana in piazza d'armi. invoglino tutti ad interessarsi, da vicino e con amore, della nostra Esposizione, che, annunciandosi grande e bella, speriamo ed auguriamo sia per essere altrettanto feconda di bene di progresso.

— il Natale del 1905—

Ambrogio Annoni.