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LA NUOVA GENOVA
Fotografie Sciutto - Genova
Nella febbre di rinnovamento edilizio che sembra aver preso le città della nuova Italia, Genova, con Napoli, sembra voler avere uno dei primi posti. Se qualcuno de' vecchi genovesi di appena cinquant'anni fa dovese risorgere dalla vetusta necropoli di Staglieno a fare un passo per la nuova via Roma e per la nuovissima via XX Settembre, non riconoscerebbe davvero più la sua tradizionale Zena dalle strette viuzze (carrugi) e dalle piazzette irregolari, sepolte tra gli altissimi palazzi di sette e più piani che formavan la delizia dei nostri cari nonni.
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ponte monumentale e portici di s. stefano.
Genova — che ha nel suo stesso nome il germe del rinnovamento — si sta trasformando a vita d'occhio.
Sembra quasi che l'operosissima città che per tanti anni ha lavorato in silenzio ne' suoi scagni e ne' suoi fondaci, accumulando tesori, voglia ora uscire un poco alla luce del bel sole che irradia le sue coste d'azzurro e, vestita a festa, fare un poco la dama sfarzosa e far pompa delle sue ricchezze.
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via xx settembre
Anima del rinnovamento edilizio della città di Balilla fu, come ben sa chi un poco l'ha conosciuta, il suo compianto sindaco barone Andrea Podestà, un sindaco raro, una vera mosca bianca di sindaco, ricco di idee e vero innamorato della sua città. Con uno di questi sindaci per ciascuna delle nostre grandi città d'Italia sarebbe rinnovata da capo a piedi! E non esagero. Il barone Andrea Podestà — tipo schiettamente ligure di patriota energico e cortese — non potè veder compiuta l'opera da lui iniziata: ma del suo fervido impulso si cominciano a veder ora i grandiosi effetti. Via XX Settembre, larga, elegante, fiancheggiata dai suoi magnifici portici o propilei, dal pavimento a musaico e dalle volte ricchissime, dipinte a fresco e tutte a dorature è, senza esagerare, una delle più belle strade moderne. I suoi ricchissimi palazzi, ove s'è sbizzarrito il genio inventivo di più di un architetto nuovo stile, formano una sequela di magiorni, al-
