Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/568

mezzo il cavato scudo, et alcuno mi dia i sacrificij.

Calonica
Lisistrata mò di che giuramento ne vuoi tu astringere?
Lisistrata
Di che giuramento? ne'l scudo come si dice in Eschilo, à quelle ch'ammazzano le pecore.
Calonica
Non giurar mica su'l scudo ò Lisistrata cosa niuna de la pace.
Lisistrata
Qual giuramento adunque potrasi fare?
Calonica
Se pigliaremo da qualche luoco un caval bianco, e glie li tagliaremo via.
Lisistrata
A che modo un caval bianco?
Calonica
Ma à che mdoo giuraremo noi?
Lisistrata
Io per Giove diroloti, se vuoi, metteremo in una tazza del vin negro e grande, è sacrificaremo un cado di vin Thafio, giuraremo di non spargere aqua ne la tazza.
Calonica
Oh giuramento indicibile quanto hò io voglia di lodarlo. Portimi quà alcun la tazza de là e la zucca.
Lisistrata
O carissime donne quanto grande è questa tazza de gli altri vasi fittili. Uno s'alegraria ben incontamente à tuorla. Metti giu questa, piglia il mio porco cingiale ò signora Pito, e la tazza cara. Fia benigna à le donne e piglia tu le bestie.
Calonica
Colorito è pur il sangue, e sa di pece.
Lampitò
E pur hà buon odore, è suave per Castore.
Lisistrata
Lasciatemi ò donne prima giurar me.