Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/72


[24]
Non che il ſulgor del lucido metallo
     Come ſoleua agli altri, a lei noceſſe,
     Ma coſi fece: accio che dal cauallo
     Contra ſé il vano incantator ſcendeſſe,
     Ne parte andò del ſuo diſegno in fallo,
     Che toſto ch’ella il capo in terra meſſe,
     Accelerando il volator le penne:
     Con larghe ruote in terra apor ſi vene.

[25]
Laſcia all’arcion lo ſcudo che giá poſto
     Hauea ne la coperta, e a pie diſcende
     Verſo la Donna, che come repoſto
     Lupo alla macchia il Capriolo attende:
     Senza piú indugio ella ſi leua toſto
     Che l’ha vicino, e ben ſtretto lo prède:
     Hauea laſciato quel miſero in terra
     11 libro che facea tutta la guerra.

[26]
E con vna cathena ne correa
     Che ſolea portar cinta a ſimiFuſo,
     Perche non men legar colei credea,
     Che per adietro altri legare era vſo,
     La Donna in terra poſto giá l’hauea,
     Se quel non ſi difeſe, io ben l’eſcuſo:
     Che troppo era la coſa differente
     Tra vn debol vecchio e lei tato poffète.

[27]
Diſegnando leuargli ella la teſta
     Alza la man vittorioſa in fretta:
     Ma poi che ’l viſo mira il colpo arreſta,
     Quaſi ſdegnando ſi baſſa vendetta,
     Vn venerabil Vecchio in faccia meſta
     Vede eer ql: ch’ella ha giuto alla ſtretta
     Ch moſtra al viſo creſpo, e al pelo biáco
     Etá di fettanta anni o poco manco.

[28]
Tommi la vita Giouene per Dio
     Dicea il vecchio pien d’ ira e di diſpetto
     Ma quella a torla hauea ſi il cor reſtio
     Come quel di laſciarla hauria diletto,
     La Donna di ſapere hebbe diſio
     Chi foſſe il Negromate, & a che effetto
     Edificaffe i ql luogo ſeluaggio
     La Rocca: e faccia a tutto il mondo oltraggio

[29]
Ne per maligna intentione: ahi laſſo:
     (Diſſe piangèdo il vecchio incatatore)
     Feci la bella rocca in cima al ſaſſo:
     Ne per auidita ſon rubatore,
     Ma per ritrar ſol dall’eſtremo paſſo
     Vn caualier gentil: mi moſſe amore,
     Che eoe il ciel mi moſtra in tèpo breue
     Morir Chriſtiano a tradimento deue.

[30]
Nò vede il Sol tra qſto e il polo Auſtrio
     Vn giouene ſi bello, e ſi preſtante,
     Ruggiero ha nome: il qual da piccolio
     Da me nutrito ſu, ch’io ſono Atlante,
     Diſio d’ honore e ſuo fiero deſtino
     l’ha tratto i Fracia dietro al Re Agramate
     Et io che l’amai ſemp piú che figlio:
     Lo cerco trar di Francia e di periglio.

[31]
La bella Rocca ſolo edificai
     Per tenerui Ruggier ſicuramente,
     Che preſo ſu da me come ſperai
     Che ſoſſi hoggi tu preſo ſimilmente,
     E donne e cauallier che tu vedrai,
     Poi ci ho ridotti, & altra nobil gente,
     Accio che quando a voglia ſua no eſca
     Hauèdo compagnia, men gli rincreſca.