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Il vantator Spagnuol diſſe, gia-molte
Fiate, e molte: ho coſi Orlando affretto
Che facilmente l’arme gli haurei tolte
Quate indoſſo n’ hauea, no ch l’elmetto:
E s’io noi feci, occorrono alle volte
Pèſier, che prima no s’ haueano in petto:
Nò n’hebbi, giá ſu, voglia, hor l’haggio e
Ch mi potrá ſucceder di leggiero
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Non potè hauer piú patiétia Orlando
E grido mentitor brutto Marrano
In che paeſe ti trouaſti ? e quando ?
A poter piú di me co l’arme in mano?
Quel paladin, di che ti vai vantando
Son’io, che ti penſaui eſſer lontano:
Hor vedi ſé tu puoi l’elmo leuarme
O s’io ſon buò p torre a te l’altre arme.
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Ne da te voglio vn minimo vantaggio,
Coſi dicendo l’elmo ſi diſciolſe ,
E lo fuſpeſe a vn ramuſcel di faggio:
E quaſi a vn tempo Durindana tolſe,
Ferrau non perde di ciò il coraggio:
Traſſe la ſpada e in atto ſi raccolſe,
Onde con eſſa e col leuato ſcudo
Poteſſe ricoprirfi il capo nudo.
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Coſi li duo guerrieri incominciaro
Lor caualli aggirando, a volteggiarſi:
E doue l’arme ſi giungeano, e raro
Era piú il ferro, col ferro a tentarli,
Non era in tutto’l mondo vn’ altro paro
Ch piú di queſto haueſſi ad accopiarſi:
Pari eran di vigor, pari d’ardire
Ne l’un ne l’altro ſi potea ferire.
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C’habbiate Signor mio giá iteſo eſtimo
Che Ferrau per tutto era fatato,
Fuor che la doue l’alimento primo
Piglia il babin nel ventre achor ferrato,
E ſin che del ſepolchro il tetro limo
La faccia gli copſe: il luogo armato
ſpo Vſo portar, doue era il dubbio ſempre
Di fette piaſtre fatte a buone tempre.
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Era vgualmente il principe d’ Anglante
Tutto fatato ſuor che in vna parte:
Ferito eſſer potea ſotto le piante:
Ma le guardo con ogni ſtudio & arte:
Duro era il reſto lor piú che diamante
(Se la fama dal ver non ſi diparte)
E l’uno e l’altro andò piú per ornato
Ch per biſogno alle ſue impreſe armato.
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S’ incrudeliſce e inaſpra la battaglia
D’horrore in viſta, e di ſpauento piena:
Ferrau quando punge, e quando taglia
Ne mena botta che non vada piena,
Ogni colpo d’ Orlado, o piaſtra, o maglia
e ſchioda, erópe, & apre, e aſtraccio mèa
Angelica inuiſibil lor pon mente
Sola a tanto ſpettacolo preſente.
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In tanto il Re di Circaſſia, ſtimando
Che poco inanzi Angelica correſſe:
Poi ch’attaccati Ferrau & Orlando
Vide reſtar, per quella via ſi meſſe
Che ſi credea, che la donzella, quando
Da lor diſparue, ſeguitata haueſſe:
Si che a quella battaglia, la ſigliuola
Di Galafron, ſu teſtimonia ſola.