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cavalier cortese, creatura nobile e anima santa. Ed è ben degno, poiché le vertú dei cieli, che vi guidano, vantano nel conspetto di Dio la bontá e la religione cristianissima. Talché Iddio proprio, intitolandovi «primogenito de la fede apostolica», consente che il bene del vivere vostro, che non ha piú bisogno di cose, diventi beatitudine, il nome de la quale non capisce in se stesso; e la grandezza sua, che avanza lo eminente de la lode, il supremo de l’onore, lo eccelso de la fama, lo immenso de la gloria e il fausto de la felicitá, non si puote proferire. Come anco non si può esprimere il merito de la Corona Vostra mercé de l’onesta e dolce conclusione de la pace, le cui venerabili compassioni riguardano le vite, risparagnano i sangui, salvano le cittadi, conservano le castitá, ragunano i tesori, mantengono le abondanze, osservano le leggi, accrescono le virtú, creano i costumi, moltiplicano le genti, essaltano i buoni e riveriscono i tempii. Percioché la pace è saluto di Dio e dono de la sua misericordia; la pace è trono de la ragione e scabello de la giustizia; ella è gloria de la monarchia e accrescimento del dominio: si che, sendocisi compiaciuta la vostra mansuetudine, ha fatto opera conveniente a sé, in grado di sé e abito per sé. Ma la fortuna non ebbe mai trionfo che risplendesse come risplende quello che ottenete voi, solo per esservi astenuto da la volontá del vincere, percioché la continenza de le cose desiderate è sopra ogni vittoria. Ed essa constanzia di desiderio non pur vi loca il valore nel cor de l’universo, ma vi fortifica e vi conferma la potenza del regno perpetuato dal privilegio di Cristo, perché il gran Francesco vigilante nei suoi onori e fedele nei suoi servigi ha trapassate le sfere con l’umiltá de la barca, che, mossa da Michele arcangelo, l’ha transferito a Cesare: atto pio, atto memorabile, atto inaudito, né da poter riceversi se non da lo smisurato de l’animo di cotanto re. La cui soprana generositá, sol con l’ombra de le braccia, che, con il consenso de la sua anima, cinsero il sacro collo de l’altissimo imperadore, ha fatto tremare l’Oriente.

Di Venezia, il primo de agosto 1538.