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Augusto, quasi imagine di santo. E la sua chiara clemenza,
in laude di Dio e in memoria di lei, edificará chiese e dirizzará
altari e in Betelemme e al Giordano e in Calvaria, nei cui beati
luoghi nacque, battezzòsi e mori quel Giesu, il quale vi regge,
del qual séte e al quale guardate. Perciò i vostri pensieri, i
vostri consigli, le vostre forze, le vostre pecunie e le vostre
armi discorrono, consultano, sudano, spendonsi e combattono
per la sua fede, per il suo nome, per il suo mondo, per i suoi
servi e per la sua gloria. Giá voi e l’alto cognato di voi, acostatosi a voi, onde vi siete transformati in una sola potenza, in
un solo essere e in una sola unione, prendete il camino dei
mari barbari e il sentiero de le terre strane. Giá conducete gli
invitti esserciti sotto il segno de la religione in Constantinopoli.
Giá si veggono ne la magione de l’alma Sofia le insegne e i
carri degli eroi ispani e gallici. Giá lo stuolo intitolato al divo
Giovanni si trasferisce in Rodi. Giá repatriano i suoi cittadini
in Belgrado. Giá il pregio e la fama de la nobiltá cesarea
trapassa da polo a polo, come anco il nome di quella trapassará
di secolo in secolo.
Di Venezia, il primo d’agosto 1538.
CCCXCIV
AL RE DI FRANCIA
Lodi per la pace conclusa con Carlo quinto. Da che gli angeli, gloriosissimo sire, annunziarono il parto de la Vergine ai pastori, non s’udi mai voce che tranquillasse piú petti né che aquetasse piú menti, del grido che notifica al mondo la pace di Spagna e la concordia di Francia. E, spargendo la letizia de la publica salute in ciascun popolo, la parzialitá, che abborriva i successi prosperi de la Maestá gallica, conversi gli animi e i cori ne la divozione di quella, vi chiama re benedetto, duce clemente, principe giusto, signor ottimo,