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SOCIETÀ LGURE DI STORIA PATRIA


Anno xiii



Inauguratosi il nuovo anno accademico con un discorso del Presidente comm. Antonio Crocco, nella tornata generale del 28 novembre 1869, ripigliavansi tosto dalle sezioni le adunanze ed i lavori particolari.

Il socio cav. Cornelio Desimoni, proseguendo gli Studi Numismatici, ai quali già di proposito aveva indirizzate nel passato anno le sue ricerche, leggeva l’ultima parte dei medesimi, porgendone come un riassunto in due serie di tavole, una per le monete d’oro, l’altra per quelle d’argento e di biglione, e spiegando gli intendimenti ed il metodo giusta cui le avea compilate. Indicava le fonti cui aveva attinto, ed i criteri che gli erano stati di guida; e notava in qual modo potesse in molta parte supplire al difetto dei libri della zecca genovese, distrutti pel noto bombardamento del 1684.

Quanto ai criteri direttivi, il cav. Desimoni soggiungeva come il più importante sia l’unità, o base monetaria, non solo dell’oro ma dell’argento; senza della quale e del rispettivo rapporto non può aversi idea sì dei valori e delle crisi, sì delle distinzioni tra il corso forzato ed il volontario, nonchè tra l’errore e la verità.

L’unità d’argento, nel medio evo, è lo sterlino; quella d’oro il fiorino. Il primo era tagliato sull’antichissimo sistema di 160 pezzi a marco, e 240 a libbra o lira; e perciò rappresenta la lira giunta fino ai nostri tempi, di 240 denari o 20 soldi. Se non che, il denaro che nella più antica età era di buon argento, e perciò identico allo sterlino, ricevendo successivamente una lega sempre maggiore, era cagione che lo sterlino valesse poscia più denari; onde a questi si diè nome di minuti, a quello di grosso.

L’Autore enumerava quindi più altri criteri; e concludeva accennando con qualche esempio alla utilità che da essi deriva alla storia numismatica in generale.

Come appendice agli Studi suddetti, il cav. Desimoni faceva quindi relazione di alcune monete genovesi inedite, rarissime o singolari. Additava le diverse cause di tale rarità; e notato come