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20 Ascoli, Saggi ladini, I


I lungo tonico, fuor di posizione.

[33]Costantemente intatto in Gabriel1: udir 12, 19; mira *mirat 5, 28, mire (ecco; cioè ’mira!’) 7, 4; spiri spiritus 26, 412; fin finis 11, 1, cunfins 8, 34; finna (fina) 11, 8; frinna farina 13, 33; fastchinne num. 108; galgina 23, 37; spinas spinnas 13, 7; 7, 16; mina 24, 15; dim *de-imo (giù dim giù in fondo) 27, 51; am-prim, pi. am~prims, 10, 2; 19, 30; olivas 21, 1; viver 4, 4, vifs pi. 22,,2, vitta 6, 25; dormiva *dormibat 8, 24; riva 13, 2; vivras viperae,,7; ragisch,,10; gi dicit; fichs fici 7, 16; spias spicae 12, 1; vig vicus 21, 2; amigr anamig 11, 19; 5, 43; priguel (sette volte in II Cor. 11, 26, ma prigel in Apost. 27, 10 [9:*priglusa], Rom. 8, 35, periculum3; festig vestigio- num. 131 n.; 34 frida "ferita4 (colpo) 5,,9; agnifs nidi (n. 203) 8, 20. freid-s frigidus Apoc.,, 15, fem. freida 10, 42. L’istoria dei riflessi romanzi di frìgido-, che fu molte volte tentata, va ormai, mi pare, sicuramente rifatta nel modo che segue. Il dileguo della vocale della seconda sillaba è avvenuto dopo che il g aveva subito (come in viginti *viginti *vijinti, ecc.) l’evoluzione g-g-j; e s’ebbe quindi un latino *frijdo- che è la pronuncia a cui ugualmente rivengono e il pompejano fridam (cioè frijdam) e il frigdo (cioè frigdó) bassolatino. L’antico i lungo, riuscito così in posizione, venne a perdere, come suole in simil congiuntura, il suo carattere quantitativo; e frijdo friido diedero poi un romanzofondamentale frido (con % romanzo, non più latino), i cui continuatori entrano legittimamente nell’analogia del latino i (atro1



  1. Anche il ds. ha di regola t; ma pure, in analogia di ciò che in ispecie vediamo al num. 59 n.: gliemnia (gliemmar glimadira) lima (Carisch: glimma). E Carig., ancora innanzi a m: gliemprem ( = il em-prim ds.; ma ilg amprem anche nel saggio riformato da Duvin, Bùhl.), enta-d-ém (entadim Car.), il più internamente, nelHimo’, Carig. 6; cfr. Car. gr. 123, e il num. 38.
  2. La figura soprasilvana qui ancora si conserva nelle ragioni della figura latina; ma anche si ridusse a quella della posizione romanza, sì che ne venisse: [spert] spiert (ds.: spirt celestial ecc.; ma: spiert spirito [anima], grandetta dil spiert, sublimità d’animo), cfr. il num. 43; e spiert è pure la figura engadinese.
  3. Cioè: *prigul (cfr. *migula in n. al num., 5) *prigwl, cfr. p. e. Tant. basso-engadin.: mirachuels. Di più al cap. II, §, .
  4. O *ferutaì Cfr. num., 5 e 60.