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SGO | — 924 — | SGR |
Sgobbu. add. Suol dirsi di persona deforme: sbiobbo. || O a persona mal in arnese, mal vestita: sciatto, sciamannato.
Sgorbia. V. sgurbia.
Sgraccanti. add. Che parla chiaro e liberamente: spiattellato.
Sgraccari. v. intr. Fare scaracchi o sputi catarrosi: scaracchiare, sornacchiare. P. pass. sgraccatu: scaracchiato, sornacchiato.
Sgracchiceddu, Sgracchiddu. dim. di sgraccu.
Sgraccu. s. m. Sputo catarroso: scaracchio, sornacchio, farda. || Prov. unni vidi lu morbu cci jetta lu sgraccu, con questo appetitoso proverbio si sbeffano coloro che son dotati di grande pigrizia. || megghiu pugna all’occhi ca sgracchi a lu capizzu, dicono le pulzelle, meglio marito giovane che vecchio. || sgracchi di vecchia. T. bot. Musco membranoso, un po’ untuoso, verde, pallido, trasparente, senza sapore, che cresce all’umido: musco membranoso o fuggitivo. Tremella nostoc L.
Sgraccuni. accr. di sgraccu.
Sgraccusu. add. Dicesi di chi molto e abitualmente scaracchia: scaracchione.
Sgradiri. v. a. e intr. Dispiacere, contrario di aggradire: sgradire. P. pass. sgradutu o sgraditu: sgradito.
Sgraffa. s. f. T. tip. Segno col quale si raccolgono diversi articoli, e si situa perpendicolarmente e lateralmente alle linee che voglionsi unire: sgraffa, grappa.
Sgramignari. v. a. Torre la gramigna. || V. sgranfugnari.
Sgrammaticatu. add. Dicesi per ischerzo a chi sbaglia o dice cose non convenevoli.
Sgrammaticatura. s. f. Errore di grammatica: sgrammaticatura. E per ischerzo dicesi di altri errori.
Sgranari. v. a. Cavar i legumi dal guscio: sgranare. || intr. Creparsi i gusci delle spighe per troppa maturità! || Vale anco intristare, dar addietro: incatorzolire. || intr. pron. Disfarsi quasi in granelli: sgranarsi. || Dicesi della pelle quando radendo la barba si fanno schizzetti di sangue: sgranarsi. || E il creparsi di una muraglia: sbonzolare (intr.).
Sgranatu. add. Sgranato, incatorzolito. || Senza quattrini: spiantato, spelacchiato.
Sgranatura. s. f. Lo stato di cosa sgranata: sgranatura.
Sgrancari. v. intr. Contrario di aggranchiare: sgranchiare. P. pass. sgrancatu: sgranchiato.
Sgranciari. V. sgranfugnari.
Sgranciuni. V. sgranfugnuni. || Scorticatura: scalfittura.
Sgrandulari. V. scippari. || V. spartiri.
Sgranfugnamentu. s. m. Il graffiare: graffiamemto.
Sgranfugnari. v. a. Staccar la pelle colle unghia: graffiare, sgraffiare. || fig. Rubare, portar via: sgraffignare. P. pass. sgranfugnatu: graffiato, sgraffiato, sgraffignato.
Sgranfugnata, Sgranfugnuni. s. m. Graffiamento: graffio, sgraffio, sgraffione. || Lo sgraffignare.
Sgraniddari. V. sgranari al § 4.
Sgranniri. V. acchianari (Capuana). Così in Mineo. || fig. Insuperbirsi: ringrandirsi.
Sgrannulari. v. a. Spiccare i granelli d’uva dal grappolo: sgranellare. || Per sgranari al § 1 e al 4 || rifl. pass. Staccarsi le granella: sgranellarsi.
Sgrasciamentu. s. m. Il disugnere.
Sgrasciari. v. a. Pulire dal sudiciume, dalle macchie d’untume, di grasso: disùgnere, digrassare.
Sgrasciata. s. f. Il pulire dall’untume.
Sgrasciatedda. dim. di sgrasciata.
Sgrassari. V. smagrari.
Sgravamentu. s. m. Lo sgravare: sgravamento.
Sgravari. v. a. Contrario di aggravare, alleggerire: sgravare. || rifl. a. Partorire: sgravarsi. || Diminuire le imposte: sgravare. P. pass. sgravatu: sgravato.
Sgravata. V. sgravamentu.
Sgrazziatu. V. disgrazziatu.
Sgredaru. V. sguedaru.
Sgredu (A. posto avv. A mal grado.
Sgrezzamurtaru. s. m. Voce composta. Giuoco in cui a un cenno del capo-gioco tutti siedono, e le sedie essendo meno una delle persone, uno rimane in piedi (in Aci).
Sgribbeciu (A. posto avv. A sghembo: a sghimbescio.
Sgriccialoru. s. m. Piccolo schizzatojo: schizzetto.
Sgricciari. V. sghicciari.
Sgricciu. s. m. Lo schizzare: schizzo. || V. sgattigghiu. || sgricciu d’apollu, dicesi a persona giovane e piccola: scrìcciolo.
Sgricciunarìa, Sgricciunata. s. f. Il non restare di far atti di vivacità, di brio: sgallettìo.
Sgricciunazzu. accr. di sgricciuni.
Sgricciuneddu. dim. Schizzetto.
Sgricciuni. s. m. Il liquido che schizza: schizzo, zampillo. Sarebbe accr. di sgricciu propriamente.
Sgricciuniari. v. intr. Far atti di vivacità e di brio, per parer amabile, spiritoso: sgallettare.
Sgriciari. v. intr. Gridar fortemente o sguajatamente: sberciare. || Dir tutto ciò che si sa: svesciare. || Sfogare.
Sgridari. v. a. Riprendere con grida: sgridare. P. pass. sgridatu: sgridato.
Sgridata. s. f. Lo sgridare: sgrido, sgridamento.
Sgriddàri. v. intr. Scappar via o sfuggire dalla presa: sgusciare, sbocchiare, sguizzare. || Scampare, liberarsi, sfuggire da checchessia: smucciare, sbiettare (presa la similitudine dal griddu). || – l’occhiu, stravolgere gli occhi affisandoli: strabuzzare.
Sgriddata. s. f. Lo sgusciare: sgusciata, sbucciata.
Sgriddatu. add. Da sgusciare: sgusciato, sbucciato, smucciato. || Detto di vestito stretto: stringato, saltamindosso (s.). || Detto di occhio quasi fuori l’orbita: occhio sgranato.
Sgriddiri. v. intr. (Mal.) Divenir tiepido: intiepidire.
Sgrignari. v. intr. Ridere fra’ denti per malizia o per ischerno: ghignare, sghignare, sgrignare. || Ridere sguajatamente: sghignazzare. || Semplicemente sorridere. || Ridere cercando