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per darlo alla giustizia: perseguitare. P. pass. perseguitatu: perseguitato.
Persèpiu. V. prisepiu.
Persequitari. V. perseguitari.
Perseverabbili. add. Perseverante: perseverabile (benchè sia V. A.).
Perseveranteddu. dim. di perseveranti (D. B.).
Perseveranti. add. Che persevera: perseverante. Sup. perseverantissimu: perseverantissimo. || avv. Perseverantemente.
Perseverantimenti. avv. Con perseveranza: perseverantemente.
Perseverantissimamenti. avv. sup. Perseverantissimamente.
Perseveranza. s. f. Virtù che fa l’uomo permanente in operare: perseveranza.
Perseverari. v. a. Aver perseveranza: perseverare.
Persiana. s. f. Sorta di gelosia da finestra, a stecche e in diverse guise: persiana.
Pèrsica. s. f. Frutto del pesco: pesca, persica. || Per persicu V. || – liscia o lisciandrina. V. sbergiu.
Persicara. V. pèrsicu.
Persicària. s. f. T. bot. Pianta che fa in luoghi umidi, che ha le foglie simili a quelle del pesco: persicaria. Polygonum persicaria L.
Persicarìa, s. m. Luogo piantato a peschi.
Persicata. s. f. Conserva di pesche: persicata. || Vino in cui siano state infuse foglie di pesco.
Pèrsicu. s. m. T. bot. Albero dalle pesche: pesco. Amygdalus persica L. || Per persica V.
Persistenza. s. f. Il continuare a star fisso in una idea, in un pensiero: persistenza.
Persìstiri. v. intr. Durare costantemente od ostinatamente in un pensiero: persistere. P. pres. persistenti: persistente. P. pass. persistutu: persistito.
Personàggiu. V. pirsunaggiu e seg.
Personali. V. pirsunali.
Perspicaci. add. D’acuta vista, e fig., di svelto intelletto: perspicace. (Mort.).
Persu. add. Da perdiri: perso, perduto. || Di persona venuta sì malvagia da non poterne più sperare: perduto. || Detto di cosa, divenuta inservibile, inutile: perduto, vieto. || Rovinato, ridotto in grave periglio: perduto. || essiri persu di unu, esserne innamorato: esser perso di uno. || vidirisi persu, conoscere di aver perduto ogni speranza di salute o altro seconde le occasioni: vedersi al perso, tenersi per isfidato. || darisi pri persu: darsi per vinto. || aviri pri persu ad unu, tenerlo per morto: tenere per perduto. || persu pri persu, modo prov., al postutto: alla peggio de’ peggi, morto per morto, navigar per perduto. || vuliricci un omu persu, cioè tutto occupato in ciò esclusivamente.
Persuadibbili. add. Atto a persuadere o persuadersi: persuadibile, persuasibile.
Persuàdiri e Persuadìri. v. a. Indurre o trarre nella propria opinione, muover a fare o a seguire checchessia: persuadere; quando concerne l’intelletto più specialmente: convincere. || rifl. a. Persuadersi. P. pass. persuadutu o persuasu: persuaso.
Persuasibbili. V. persuadibbili.
Persuasioni. s. f. Il persuadere e il restar persuaso: persuasione.
Persuasissimu. Sup. di persuasu: persuasissimo.
Persuasiva. s. f. La facoltà del persuadere: persuasiva. || Preso in mala parte: tulliata.
Persuasivu. add. Atto a persuadere: persuasivo.
Persuasòriu. add. Attenente a persuasione: persuasòrio.
Persuasuri. verb. m. Chi persuade: persuasore.
Persuna. s. f. Nome generico, e vale tanto l’uomo quanto la donna: persona. || Alcuno: persona. || Corpo di animale: persona. || Corporatura: persona. || T. gram. Si dice di chi parla o di quello di cui si parla o con cui si parla: persona. || T. teol. Quelle in cui dividono la divinità: persona. || mettiri la pirsuna in una cosa, mettervi la sola fatica ed industria: metter la persona in una impresa ecc. || mettiri in persuna di unu ’na rennita ecc., costituire quel tale nel godimento di essa: mettere in persona di alcuno una rendita ecc. || in persuna o di persuna, posto avv., personalmente: in o di persona. || è la rabbia in persuna o simile, per dire che altri ha un vizio all’estremo grado: è la rabbia in persona. || stari supra la persuna, restar ritto su di sè: star in petto e in persona.
Persunaggiu. V. pirsunaggiu.
Persunificari. v. a. Attribuire ad una cosa inanimata la figura, i sentimenti e le qualità di persona vera: personificare. P. pass. persunificatu: personificato.
Pertantu. V. pirtantu.
Perterra. s. m. Luogo delizioso ad ajuole, con suoi compartimenti adorni d’erbe: parterre (benchè francesismo pure Fanf. la registra come voce d’uso). || Per terrazzu V.
Pèrtica. s. f. Bastone lungo: pertica.
Pèrticu. V. cravunchiu.
Pertinaci. add. Ostinato in cattiva opinione: pertinace. || Costante: pertinace. (Mort.)
Pertinenza. s. f. Quello che di necessità si richiede a checchessia: pertinenza.
Pertiniri. V. appartèniri.
Perturbamentu. s. m. L’atto del perturbare o perturbarsi: perturbamento.
Perturbari. v. a. Fortemente od onninamente turbare: perturbare. || rifl. a. Perturbarsi. P. pass. perturbatu: perturbato.
Perturbatissimu. add. sup. di perturbatu: perturbatissimo.
Perturbaturi –trici. verb. Chi o che perturba: perturbatore –trice.
Perturbazzioni. s. f. Il perturbare o perturbarsi: perturbazione.
Perturbazziunedda. dim. di perturbazzioni.
Perunni. avv. Per la qual cosa: laonde. || Per qual parte, per qual luogo: per dove. Composto da per e unni (onde).
Pervèniri, Pervenìri. v. intr. Arrivare, e dicesi meglio dell’ultima meta del cammino, avuto riguardo ai mezzi e agli spazî pe’ quali bisogna passare: pervenire (Tomm. D.). P. pass. pervenutu: pervenuto.
Perversamenti. avv. Con perversità: perversamente.
Perversioni. s. f. Perversità: perversione.
Perversità. s. f. Qualità di ciò che è perverso, azione perversa: perversità.
Perversu. add. Rivolto dal bene al male, per