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Intelliggenza. s. f. La forza, l’acume dell’intelletto (questo è la facoltà): intelligenza. || Cognizione, notizia: intelligenza. || Corrispondenza: intelligenza. || Accordo fra persona e persona: intelligenza.
Intelliggibbili. add. Atto ad essere inteso: intelligibile.
Intelliggibbilità. s. f. Facilità d’intendersi: intelligibilità.
Intemerata. s. f. Bravata che si fa altrui con parole minacciose: rabbuffo, canata.
Intemeratu. add. Inviolato, incorrotto, puro: intemerato.
Intemperanti. V. intimpiranti e seguito.
Intendenza. V. intinnenza.
Intendimentu e Intinnimentu. s. m. Il primo grado della intelligenza: intendimento. || Scopo, intenzione: intendimento.
Intèndiri e Intènniri. v. a. Apprendere coll’intelletto, quando riguarda più specialmente il significato delle parole: intendere; quando la qualità e quantità delle idee: comprendere. Capire riguarda più la capacità di chi ascolta, il ricevere in sè. Onde nel parlar pulito non è complimento dire: capisce? mi capite? cioè avete capacità? ma bisogna dire: intende? m’intendete? cioè le mie parole esprimono il significato? E all’inverso per chi ascolta è più modesto dire: capisco, anzichè: intendo. || dari ad intendiri, persuadere, aggirar uno: dar ad intendere. || Aver intenzione, pensiero: intendere. || intinnirila mali, non restar pago di una tal cosa: intenderla male. || s’intenni è modo di rispondere, come dire è così: s’intende. || Quando due hanno fermato una cosa, nel separarsi quasi conformando quanto hanno convenuto dicono, nn’havemu ’ntisu: ci siam intesi. || intr. pron. Aver cognizione, sapere: intendersi. || Prov. intendami cu’ po’ ca m’intendu io, quando si dà qualche botta, o qualche frizzo: intendami chi vuol, che m’intend’io. || cu’ mali intenni, peggiu rispunni: chi male intende, peggio risponde. P. pass. intinnenti: intendente, P. pass. intisu: inteso.
Intensamenti. avv. In modo intenso: intensamente.
Intensità. s. f. Qualità di ciò che è intenso: intensità.
Intensu. add. Eccessivo, veemente: intenso. Sup. intensissimu: intensissimo.
Intentabbili. add. Che non si può tentare: intentabile.
Intentamentu. V. intentu.
Intentari. v. a. Tentare: intentare.
Intentàriu. add. Che ha intento.
Intentu. s. m. Scopo, e dice talvolta maggiore complicazione di mezzi e di fini, o volontà più intensa: intento. || Prov. prima nasci l’intentu e poi l’amuri, è troppo disperato, ma vero in parte.
Intentu. add. Tutto occupato, fisso: intento. || avv. Intentamente.
Intenzioni. s. f. Fine con cui operiamo, e il primo atto ed è in tutti: intenzione.
Intenziunatu. V. intinziunatu.
Intepidiri. V. intipidiri.
Interamenti. avv. Senza mancanza di alcuna parte: interamente.
Intercalari. s. m. Que’ versi che si replicano dopo altri di mezzo; e comunemente quella parola o modo di dire che altri ha sempre in bocca: intercalare.
Intercalatu. add. Dicon gli stampatori delle figure stampate in mezzo del discorso.
Intercapèdini. (a Catania) s. m. Tardanza, indugio. || livari li intercapedini, troncar gl’indugi.
Intercèdiri. v. intr. Essere mediatore per ottener grazia ad altrui: intercedere.
Intercessioni. s. f. L’intercedere: intercessione.
Intercessuri –ra. verb. Chi o che intercede: intercessore, interceditore –trice.
Intercettari. v. a. Arrestare checchessia che non arrivi al suo destino: intercettare. P. pass. intercettatu: intercettato o meglio: intercetto (come dice Ugolini).
Intercezioni. s. f. L’esser intercetto: intercezione.
Interdìciri, Interdiri. v. a. Vietare, impedire: interdire. (A. V. ital. interdicere). || Punire di interdetto: interdire.
Interdittu add. da interdiri: interdetto. || Per sconcertato, sconfuso, sbalordito (interdetto in questo significato è molto biasimato dall’Ugolini siccome francesismo).
Interdittu. s. m. Vietamento, proibizione, lo interdire: interdetto. || Pena inflitta ai preti dal superiore per cui non debbono in date cose esercitare il loro mestiere: interdetto.
Interdizioni. s. f. Proibizione, divieto: interdizione.
Interessamentu. s. m. Premura, sollecitudine (Ugolini biasima: interessamento). || Per interessu V.
Interessanti. P. pres. d’interessari: interessante, add. Per geniale. || libbru, intricciu interessanti: commovente, piacevole, rilevante ecc. secondo i casi dice Tomm. invece di dire interessante che così non è ben detto.
Interessari. v. a. Far partecipe altri di cose che a te s’appartengono o da te si propongono: interessare. || Cattivarsi l’animo, commuovere: interessare. || nun mi nni ’nteressa, non me ne importa: non me ne cale, non me ne interessa. (Fanf. Voci ecc. d. parlar fior.). || intirissari unu nta ’na cosa, impegnarvelo: interessare uno in una cosa. || rifl. Prender parte alle altrui sventure; adoperarsi: interessarsi. P. pass. interessatu: interessato.
Interessatamenti. avv. Con interesse: interessatamente.
Interessateddu. dim. d’interessato: un po’ interessato.
Interessatu. s. m. Persona che ha interesse in checchessia: interessato.
Interessatu. add. Chi si dà in preda al suo utile senza riguardo all’altrui: interessato. || Partecipante, che ha interesse: interessato. || Prov. tutti l’omini su ’nteressati, ognuno pel proprio bene baratterebbe il ben altrui.
Interessatunazzu. accr. pegg. Spilorcio: tirchio.
Interessatuni. accr. d’interessatu.
Interessazzu. pegg. d’interessi: interessaccio.
Interesseddu. V. interessiceddu.
Interessi. V. interessu.
Interessiceddu. dim. d’interesse: interessino, interessetto.
Interessu. s. m. Utile o merito che si riscuote dai denari prestati: interesse e ant. interesso. ||