Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
INA | — 473 — | INC |
che gli si dà perde il poco e il molto: chi non si contenta dell’onesto, perde il manico e il cesto. || cu’ s’incagna senza raggiuni, fa paci senza sodisfazioni, è chiaro. || V. incaniarisi.
Incagnata. s. f. L’imbronciare, l’impermalire.
Incagnateddu. add. dim. Alquanto impermalito: ingrugnatello (D. B.)
Incagnatu. add. Ingrugnato, imbronciato, impermalito, scorrucciato. || Dicesi dell’occhio che si tien sempre mezzo serrato. || Stizzito: incagnato.
Incagnusu. add. Che facilmente s’impermalisce; si cruccia: permaloso, cruccevole.
Incalvìrisi. v. intr. pass. Diventar calvo: incalvire (Scob.).
Incalzamentu. s. m. L’incalzare: incalzamento.
Incalzari. v. a. Costringer a fuggire: incalzare. || Costringer a checchessia, sollecitare: incalzare. P. pres. incalzanti: incalzante. P. pass. incalzatu: incalzato.
Incaminamentu. s. m. L’atto di incaminare o incaminarsi: incamminamento, incaminamento.
Incaminari. v. a. Metter in cammino: incamminare. || met. Dirigere, dirizzare: incamminare. || rifl. a. Mettersi in cammino, dirizzarsi: incamminarsi. P. pass. incaminatu: incamminato.
Incammarari. V. ’ncammarari.
Incammisari. v. a. Ricoprir di fuori checchessia con calce o altro: incamiciare. P. pass. incammisatu: incamiciato.
Incanalamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello incanalare: incanalamento.
Incanalari. v. a. Ridurre le acque in canale: incanalare. || Incavar legni o pietre per ridurli a guisa di canale: scanalare. || Chiuder checchessia in incanalatura: incanalare. || Coprir il tetto di tegole. P. pass. incanalatu: incanalato ecc.
Incanalata. s. f. Copertura di tegole.
Incanalatura. s. f. Piccolo incavo formato nella grossezza d’un pezzo di legno, pietra ecc: incanalatura.
Incancarari. v. a. Metter in gangheri, in cardini: ingangherare.
Incancariri. v. a. e intr. Divenire o far divenir cancheroso: incancherare, incancherire. P. pass. incancarutu: incancherito. E si dice amuri ’ncancarutu per dire: amore sviscerato.
Incanciddari. v. a. Chiudere con cancello: cancellare.
Incancillabbili. add. Che non si può cancellare: incancellabile.
Incancriniri. V. ’ncancriniri.
Incaniarisi. v. intr. pron. Stizzirsi: incagnire. || V. incagnarisi. P. pass. incaniatu: incagnito.
Incanigghiari. v. a. Coprire con crusca: incruscare. P. pass. incanigghiatu: incruscato.
Incannàggiu. s. m. L’azione dell’incannare: incannàggio.
Incannari. v. a. Avvolgere filo sopra cannone o rocchetto: incannare. || Chiudere o coprir di cannucce: incannucciare. || Ficcar pali o altro per terra per sostegno delle viti: palare. P. pass. incannatu: incannato. || Incannucciato. || Palato.
Incannata. s. f. Ingraticciato di canne intere o fesse, per molti usi: cannajo, incannucciata.
Incannatura. s. f. L’atto dell’incannare: incannatura. || Colei che incanna: incannatora.
Incannaturi. s. m. Strumento a guisa d’arcolajo per incannare: incannatojo. || Colui che incanna: incannatore.
Incanniddari. v. a. Avvolger filo sui cannelli: accannellare. || Condire con cannella.
Incanniddatu. add. P. pass. d’incanniddari: accannellato. || Condito di cannella. || Colore cannella: cannellato. || Si dice anco della biada quando ha fatto stelo.
Incannistratu. s. m. Formaggio, così detto dall’essere posto in canestri di vimini. || – cottu, quello che prima di salarsi si fa cuocere nel siero.
Incannizzari. v. a. Porre il grano o che, dentro i cannaj. || Coprir di cannucce: incannucciare.
Incannizzata. s. f. Canne intrecciate a guisa di cancelli per formar siepe: incannucciata, cannicciaja.
Incannizzatu. add. Messo nel cannajo. || Incannucciato. || sost. V. incannizzata.
Incannulari. V. inanellari. || v. intr. Prendere mal vezzo, per mancanza di esser corretto a tempo e si dice de’ bambini. || Quello stirar che si fa a cartocci le pieghe: accartocciare, incartonare. || Detto del pene: erigere.
Incannalatu. add. Da incannulari. || Per taddutu. V. || Diritto, teso, e fig.: pettoruto.
Incantamentu. s. m. Incantagione: incantamento.
Incantari. v. a. Far prestigi o malie per via di parole o canto: incantare. || Sorprendere con piacevole meraviglia, far rimanere sospeso: incantare. P. pass. incantatu: incantato. || E si dice pur di cosa che o non si rinvenga o non venga a fine.
Incantaturi. verb. m. Chi o che incanta: incantatore –trice.
Incantazioni. s. f. Incantamento: incantazione.
Incantèvuli. add. Che incanta: incantèvole. Sup. incantevulissimu: incantevolissimo.
Incantisimatu. add. Incantato.
Incantìsimu. s. m. Incanto: incantesimo. || rumpiri lu ’ncantisimu, romper il disegno altrui: guastar l’incanto. E vale pure troncar gl’indugi.
Incantu. s. m. Incantesimo: incanto. || Pubblica maniera di vendere a maggiori offerte: incanto. || jiri d’incantu, andar benissimo.
Incapaci. add. Non capace, non atto a fare: incapace. Sup. incapacissimu: incapacissimo.
Incapacità. s. f. Qualità di ciò che è incapace: incapacità.
Incapaciuni. accr. d’incapace: ciocco.
Incaparramentu. s. m. Il caparrare: incaparramento.
Incaparrari. v. a. Comprare dando la caparra: incaparrare. || Impegnare alcuno con promessa a fare checchessia: accaparrare. P. pass. incaparratu: incaparrato. || Accaparrato.
Incapìbbili. add. Che non puossi capire.
Incapicchiari. V. ’ncapicchiari.
Incapiddari. (Spat.) v. a. Dar una parruccata, un rabbuffo. || rifl. Pigliarsi pei capelli: accapigliarsi (An. M.).
Incapistrari. v. a. Metter il capestro al cavallo per tenerlo legato: incapestrare. P. pass. incapistratu: incapestrato.
Incapistratura. s. f. Il mettere il capestro: incapestratura.
Incapizzari. v. a. Metter la cavezza: incavezzare. || Unire e assettar pezzi di materiali per farli