Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
IMP | — 464 — | IMP |
Impacciusu. add. Che dà impacci, che s’impaccia ne’ fatti altrui: impaccioso.
Impachittari. v. a. Formar un pacco di checchessia: impacchettare, impaccare. P. pass. impachittatu: impacchettato, impaccato.
Impaciari. v. intr. e a. Si dice nel giuoco quando le carte, i numeri o che, tornano pari: impaciare (Tomm. D.). || V. appaciari. || Far pace: pacificarsi, rappaciarsi. P. pass. impaciatu: impaciato. || Rappaciato ecc.
Impagabbili. add. Che non ha prezzo, che non può pagarsi quanto vale: impagabile.
Impagghiari. v. a. Coprir di paglia: impagliare. || Vestir presto e male: rinfantocciare (Bonarroti il Giov.), infagottare.
Impagghiata. s. f. Figura di paglia o di cenci che poi si veste: fantoccio. || T. agr. Paglia segata su cui si sparge crusca o tritello bagnato per pasto delle bestie: impagliata, pagliata.
Impagghiatu. add. Coperto o mescolato con paglia: impagliato. || Rinfantocciato, infagottato. || Rozzo. || Si dice di uno vestito con qualche affettazione o che rimane come impacciato: e’ par pifferi in calzoni.
Impagghittari. v. a. T. mar. Far l’impagliettatura, cioè quella specie di trinceramento nei luoghi scoperti della nave per difendersi dalla moschetteria: impagliettare (Zan. Voc. Met.).
Impagghittatu. add. Che porta in capo il cappellino di paglia (pagghietta).
Impagghiuccari. v. a. Intridere checchessia di materia tegnente o immonda: impacchiucare, impaciuccare. || Per impastari.
Impagginari. v. a. T. stamp. Formar le pagine coi caratteri messi insieme dal compositore: impaginare. P. pass. impagginatu: impaginato.
Impagginatu. s. m. La bozza della impaginatura: impaginato.
Impagginatura. s. f. L’esser impaginato o l’operazione dello impaginare: impaginatura.
Impagliari. V. impagghiari.
Impajari. V. ’mpajari.
Impalamentu. s. m. L’impalare: impalamento.
Impalandranatu. add. Vestito di palandrana: impalandranato.
Impalari. v. a. Uccidere infilzando uno in un palo: impalare. || Metter i pali a sostegno delle viti o altro: impalare. || Metter sulla pala o pigliar checchessia colla pala: impalare. || fig. Rimanere stupidito: impietrire.|| rifl. pass. Esser in agonia: agonizzare.
Impalatu. add. Da impalare: impalato. || Agonizzante. || Uomo che sta ritto e senza muoversi: impalato, ritto impalato; impalato come un cero.
Impallidari, Impallidiri. v. intr. Divenir pallido: impallidire, impallidare. P. pass. impallidutu: impallidito.
Impalpàbbili. add. Non palpabile, che non produce sensazione al tatto: impalpabile. Sup. impalpabbilissimu: impalpabilissimo.
Impalpabbilmenti. avv. In modo impalpabile: impalpabilmente.
Impaludarisi. rifl. Affondare in palude: impaludarsi.
Impampinarisi. v. rifl. a. Coprirsi, ornarsi di pampani, di fronde: impampinarsi, rimfronzirsi. Anco fig.
Impanari. V. ’mpanari.
Impanata. V. ’mpanata.
Impannari. v. a. Offuscare, coprire come d’un panno: appannare; si dice delle cose lucide come metalli ecc. || ’mpannari un paisi di ’na nutizia, empierne il paese. P. pass. impannatu: appannato.
Impannata. s. f. Telajo o chiusura di finestre, con distesovi su della tela o carta: impannata. || Leggera copertura di checchessia, p. e. impannata di nivi ecc. || Poca quantità di frutta nell’albero. || Per infarinatura, cioè lieve sentore.
Impannateddu. add. dim. Un po’ appannato: appannatuccio.
Impannatizzu. add. Alquanto appannato.
Impannatura. s. f. Appannamento: appannatura. || L’atto o l’effetto dell’impannare: impannatura.
Impanneddamentu. s. m. Il buttarsi che fa l’uccello nella ragna.
Impanniddari. v. a. Distender la foglia d’oro, argento od orpello sur un oggetto: indorare, inargentare, orpellare. || intr. Andar in gran fretta, fuggire: spulezzare, battersela. || Incastrar assicelle onde otturar fessure. || Per impinnarisi. V. || Detto degli uccelli quando si buttano entro la rete e restano: abbandonarsi, appannare. P. pass. impanniddatu: indorato ecc. (da pannedda).
Impanniddatura. s. f. Il distendere la foglia d’oro o argento in su checchessia: indoratura.
Impanniddaturi. s. m. Chi distende la foglia d’oro o argento in sugli oggetti.
Impannizzari. V. infasciari (da pannizzu).
Impantanari. v. a. Ridurre a pantano: impantanare. || intr. Dar in un pantano: impuntanare. P. pass. impantanatu: impantanato.
Impappaficari. v. a. Metter il pappafico: impappaficarsi. || rifl. Assettarsi bene in vestiti: rinfronzirsi.
Imparadisari. v. a. Render altrui beato, quasi metter in paradiso: imparadisare. || rifl. Bearsi: imparadisarsi. P. pass. imparadisatu: imparadisato.
Imparaggiabbili. V. impariggiàbbili.
Imparagunàbbili. add. Da non potersi paragonare: incomparabile (Segni usò: imparagonabile).
Imparamentu. s. m. Apprendimento, cosa imparata o da impararsi: imparamento. || Per insignamentu. V.
Imparari. v. a. Apprendere coll’intelletto, procacciarsi cognizione nuova: imparare. || Noi lo scambiamo anco per insegnare che è il dar altrui cognizione; onde il maestro insegna e lo scolare impara. || ’mparari a costi soi: imparare a spese proprie. || Prov. quantu cchiù si campa (o si sta a lu munnu) cchiù s’impara; non s’impara mai a vivere sino alla morte. È un po’ differente ma rinverga; e corrisponderebbe più l’altro: nisciunu è vecchiu pri imparari. || ’mpara assai, senti moltu e parra pocu: parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai. || impara oi, chi si aspetti a dumani mai nenti sapirrai, bisogna imparare a tempo. || vuliri imparari lu patri a fari figghi, si dice di un prosuntuoso: voler insegnar i pesci a nuotare. || felici cu’ impara a spisi d’autru: felice chi impara a spese altrui. P. pass. imparatu: imparato.