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ciu trizzìa la tartuca, quando un difettoso si beffa del difetto altrui: il ciuco dà del bue all’asino, o la padella dice al pajuolo fatti in là che mi tingi.
Granciudda. s. f. Specie di testaceo della famiglia de’ granchi, forse: grancella.
Granciufudduni. s. m. Granchio marino che ha il torace da ambo le parti con nove piegature ottuse, le punte delle branche nere: granciporro. Cancer pagurus L. || pigghiari un granciufudduni, sbagliare: pigliar un granchio a secco, o un granciporro.
Granciuliamentu. s. m. Il titillare: titillamento.
Granciuliari. v. intr. e a. Eccitare certa commozione in parte membranosa o nervosa del corpo animale: titillare. || met. Rubacchiare. || mi granciulianu li manu, quando uno ha voglia di menar le mani: mi pizzicano le mani. || granciuliari un strumentu, sonarlo malamente: grattar uno strumento.
Granciuni. accr. di granciu: granchione.
Grancu. s. m. Ritiramento di muscoli: granchio.
Grandi. V. granni.
Gràndini. V. grannula.
Granduca. s. m. Titolo di certi despoti sovrani, che infestavano anco l’Italia, prima del 1860: granduca.
Granducatu. Titolo della terra dispotizzata dal granduca: granducato.
Granduchissa. f. di granduca: granduchessa.
Grandulè. s. m. Sorta di carrozza bassa con vetrina mobile.
Graneddi. V. granelli. || Per cristaudi. V.
Graneddu, e Granieddu. V. granellu. || T. bot. Erba: sulla maltese. Scorpius subvillosa.
Granelli. s. m. pl. Testicoli: granelli. || Piccolissime particelle di ghiaccio che si formano nell’acqua soverchiamente fredda.
Granellu. s. m. Il seme delle biade; ogni minimo di checchessia: granello.
Granfa. s. f. Zampa dinanzi, colle unghia da ferire; o piede d’uccello rapace: branca, grànfia. || aviri ’ntra li granfi, fig.: aver in suo potere. || granfi di matri, le affezioni uterine o effetti isterici. || granfi di purpu, le branche del polpo. || E si piglia comunemente per piede di qualunque animale: zampa. || aviri lu cori comu ’na granfa di purpu, esser avaro: aver il granchio alla borsa. || T. mar. granfa di burina: il piede di essa. || – di s. Margarita. T. bot. Pianta che cresce in luoghi sabbiosi, mentre è verde ha forma di mazzetto, ma seccandosi forma un globo che all’acqua si riapre. Non è rosa, non si trova intorno a Gerico eppur la chiamano: rosa di Gerico. Thlaspi rosa de Jericho dictum Tourn.
Granfagninu. s. m. Uomo alquanto ladro: ladroncello (Vinci e Gaet. Di Giovanni).
Granfata. s. f. Quanto entra in una branca, o in una mano: brancata, manata, manciata. || Per graffiatura: graffiamento. || a granfati, posto avv.: a manciate.
Granfatedda. dim. del precedente: manatella, manatina, manciatella.
Granfatina. V. granfata.
Granfattu. Posto avv. vale assai: granfatto (Mort.).
Granfazza. pegg. e accr. di granfa: brancone. || E per mano grande: manaccia.
Granfiari. v. a. Pigliare o tirar con graffi, e si dice dell’erba: aggraffare, aggraffiare.
Granfiata, Granfiatina. s. f. Lo aggraffare: aggraffata (V. participiu).
Granficedda. dim. di granfa: branchetta, zampetta.
Granfudda. dim. di granfa: branchino, zampino.
Granfuliuni. s. m. Chi con insaziabile avidità dà delle mani a checchessia senza ritegno: ingordaccio.
Granfuni. V. granfazza. || Per granfata. V.
Granfazza. dim. di granfa: branchino, zampettino.
Graniamentu. s. m. Guadagnuzzo.
Graniari. v. a. Smaltir le mercanzie a poco a poco (a granu). || Raccorre a poco a poco lavorando: raggruzzolare. || a graniari, a poco a poco: a spillùzzico.
Graniata. Il graniari.
Graniceddu. dim. di granu, moneta, come dire un duecentesimini.
Gramiddusu. V. sotto. (Mal.).
Gramillusu. add. Pieno di granelli o cose simili, e detto di superficie scabrose, ruvide: granelloso.
Granita. s. f. Sorbetto meno congelato, e in forma come granellosa: granita, gramolata.
Granitu. s. m. Roccia primitiva, dura e ruvida, picchiettata di nero e bianco o rosso: granito. || Sorta di tabacco in polvere.
Granmaistru. s. m. Titolo di capi di religioni, sette o altro: grammaestro.
Grannazzu. accr. e pegg. di granni: grandaccio.
Grannazzatu. add. Chi procede con più gravità e apparenza di grandezza che non ricerchi il suo essere: cacasodo.
Grannettu. dim. di granni: grandetto. || dim. di attempato, cioè che è un po’ vecchio: attempatotto.
Granni. s. m. Cosa o persona grande: grande. || Colui che è di più età rispetto ai fratelli: maggiore. || Colui che è vecchio: vecchio. || Il più vecchio e più antico degli altri: anziano. || Il primo nato, il maggiore dei figliuoli: anziano. || fari lu granni, affettar modi da grande: far il grande, o del grande.
Granni e Grandi, e per troncamento Gran. add. Che ha molta altezza, o profondità o larghezza o volume o capacità: grande. || Per sim. abbondanza, nobiltà, aumento od eccellenza: grande. || Alto di statura: grande. || D’età più avanzata: grande, attempato. || Uomo attempato, ma con senso di rispetto: anziano. || in granni, posto avv., in grande proporzione: in grande. || a l’ingranni o a la granni, alla maniera dei grandi: alla grande. || farisi granni, crescere e farsi giovane o uomo (A. V. ital. granne. Fra Jacopone.) || Per assai o per l’avv.: grandemente, p. e. ’ncuetu granni, e simili. || avv. Grandemente: grande. E alle volte rende quasi sup. il nome a cui si unisce p. e. tu sei un gran capo ameno. || cu cchiù granni di tia non cuntrastari o nun ci litigari, perche perderai. Sup. grannissimu: grandissimo.
Grannìa. V. grannizza (A. V. ital. grandia).
Granniari. v. intr. (Rocca). Far da grande: grandeggiare.
Granniceddu. V. grannuzzu.