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Accupuseddu. add. dim. Alquanto tetro.
Accupusu. add. Che porta ansima. || Tetro. || Uggioso.
Accuramentu e Accoramentu. s. m. Accoramento.
Accurari. v. a. e rifl. Addolorare: affliggere, accorare, accorarsi. P. pass. accuratu: accorato.
Accurari. v. intr. ass. Nel senso di badare, ed ha pochi tempi; accura, accuramu, accurati, accurassi: bada, badiamo, badate, badi. || duna accura, st’accura, modi come sopra: bada, badati.
Accurateddu. add. dim. Diligentino: accuratino.
Accuratizza. s. f. Diligenza: accuratezza.
Accuratu. add. Detto di persona che opera con cura, con diligenza; e detto di cosa, che è fatta con cura: accurato. || È add. di accurari nel senso di affliggere: accorato. || lignu accuratu, che ha qualche fenditura diretta dal centro verso la circonferenza della sezione: diàcciolo. Sup. accuratissimu: accuratissimo.
Accurchittari. V. incurchittari.
Accurchigghiamentu. s. m. Raggricchiamento.
Accurchigghiarisi. v. intr. pron. Ristringersi in sè stesso: raggricchiarsi.
Accurdabbili. add. Accordabile. Sup. accurdabbilissimu: accordabilissimo.
Accurdamentu. s. m. Accordamento.
Accurdari. v. a. Ridurre le corde di uno strumento musicale, o più strumenti al tono voluto: accordare. || Met. metter d’accordo: accordare. || Conciliare, pacificare: accordare. || Concedere, permettere: accordare. || Pattuire. || Appuntare, stabilire. || Far contentare: accordare. || Mitigare, placare, addolcire. || accurdari un picciriddu chi chianci: racchetarlo, rabbonirlo. || accurdari lu scarparu, lu sartu: accordarlo, pagarlo. || Rifl. Convenire: accordarsi. || Pacificarsi. || Cantare e sonar d’accordo. P. pass. accurdatu: accordato.
Accurdata. s. f. L’azione dello accordare: accordata.
Accurdatamenti. avv. Accordatamente.
Accurdatedda. dim. Accordatina.
Accurdatina. V. accurdata.
Accurdatissimu. add. sup. Accordatissimo.
Accurdatura. s. f. L’accordare: accordatura. || Modo o tono in che son accordati gli strumenti: accordatura.
Accurdaturi –trici. verb. Accordatore –trice. || T. mus. Colui che per mestiere va accordando organi, pianoforti e simili: accordatore.
Accurdunari. V. incurdunari.
Accurgimentu. s. m. Accorgimento.
Accurinari. v. a. (Gior. La Sicilia). Acconciare mettendo tappe nelle scarpe rotte: acciabbattare, rattoppare.
Accùrriri. v. intr. ass. Correre con prestezza, e portarsi dove alcuna cosa ci tragga: accorrere. P. accursu: accorso.
Accurtari. V. accultari.
Accurtigghiaratu. add. Goffo sguajato ne’ modi e nel vestire, e dicesi propriamente delle donne: pettegolesco, pettegoleggiato; o come dicon a Firenze: cianesco. Sup. accurtigghiaratissimu: pettegoleggiatissimo.
Accurtizza. s. f. Accortezza.
Accurzamentu. s. m. Accorciamento.
Accurzari. v. a. Diminuire lunghezza e simile: accorciare. || accurzari caminu: scorciare; metaf. venir ai fatti. || Sminuir fatica. || accurzari li passi: accorciar la vita. || Rifl. Accorciarsi. P. pass. accurzatu: accorciato.
Accurzata. s. f. (Bembo usò: accorzata). L’azione dell’accorciare: accorciata, scortita.
Accurzatedda. s. f. dim. Accorciatina.
Accurzatina. V. accurzata.
Accurzu. s. m. Vale la via più breve: scorciatoja. || jamu a l’accurzu: senza tanti discorsi, veniamo alla conclusione.
Accusa. s. f. Querela, atto di accusare: accusa.
Accusari. v. a. Manifestar in giudizio, o altrove, le altrui colpe o misfatti: accusare. || Dicesi anche in significato di confessare, come accusari ’na littra: confessare, accusar una lettera. || accusari la ricivuta di una cosa: accusar ricevuta. || Rifl. Accusarsi. || P. pass. accusatu: accusato. Sta pure per sost.
Accusativu. s. m. Il quarto caso della declinazione: accusativo.
Accusaturi –tura. verb. Accusatore –trice.
Accusciamentu. s. m. T. fabb. Combaciamento, unione.
Accusciari. v. a. Tener una persona stretta con le cosce. || Congiungersi carnalmente. || Unire. || T. fabb. Combaciare, commettere. || Star forte a cavallo. || accusciarisi cu unu: ristrignersi con alcuno, far seco lega o stretta amicizia.
Accusciatu. P. pass. Unito, congiunto.
Accusicedda. dim. Accusazioncella.
Accussata. s. f. Arrivo, andata, viaggio.
Accussì e Accussini. avv. Così (Fagioli usa: cosìne; Fanf. registra accosì nel Voc. d. u. Tosc. idiotismo toscano). || è accussì!: è così! modo di riprendere altrui, o di domandare come sia andata la tale o la tal altra cosa. || accussì accussì: così così, mediocremente. || accussì accuddì: così cosà, così colà, in questo o in l’altro modo.
Accustamentu. s. m. Accostamento.
Accustanti. add. Detto di volto: piacente.
Accustari. v. a. Far vicino, accosto: accostare. || rifl. Accostarsi. || Fig. si cci accosta: ella batte, esservi una differenza insensibile. || Prov. lu tempu passa e la vicchizza accosta: invecchiamo senza accorgercene. P. pass. accustatu: accostato.
Accustumanza. s. f. Costumanza, abito: accostumanza.
Accustumari. v. a. Dar costume, avvezzare: accostumare. || Rifl. Assuefarsi: accostumarsi.
Accustumatu. add. Con buon costume: costumato. || Avvezzo: accostumato.
Accusturari. v. a. Cucir le costure. || In termine de’ fabbri, vale commettere, unir bene, esattamente: incastrare. P. pass. accusturatu: cucito a costura, incastrato.
Accutturari. v. a. Cuocere finchè venga alla voluta cottura. || Rifl. Ridursi alla cottura. || Parlando di vino, divenir di buon odore: stagionare. P. pass. accutturatu: ridotto alla cottura. || stagionato.
Accutturatu. s. m. Odor di carne che si cuoce. || Detto di vino, quell’odore che danno i vini forti e stagionati. || Metaf. fari ciàuru d’accutturatu: puzzar di vino gli ubbriachi.
Accutufari. v. a. Percuotere per bene alcuno: