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ntra lu jocu: vincergli i denari giocando. || Cruvare: aduncare. || Rifl. Metaf. attrapparsi.
Accruccateddu. add. Curvetto.
Accruccatizzu. add. pegg. Abitualmente infermiccio.
Accruccatu e 'ncruccatu. add. Uncinato. || Gangherato. || Adunco. || Infermiccio.
Accrunchiarisi. rifl. a. Chinarsi a terra per non esser visto: acquattarsi (Gior. La Sicilia 15).
Accruzzari. v. intr. Ostinarsi: intestarsi, incocciare. Da crozza, quando Met. ha senso di capo.
Accuccamentu. s. m. Accoccamento.
Accuccari. v. a. Far qualche danno, dispiacere o beffe: accoccarla a uno. || accuccari ad uno a bastunati: conciarlo pel dì delle feste: batterlo. || Del Bono gli dà anche il senso di sbalordire. intr. ass. Divenir malazzato, languire.
Accuccati. s. m. pl. T. tess. Quelle scanalature piane fatte nell’estremità superiore de’ regoli del telajo: accoccati.
Accuccatu. add. Debole: languido, malazzato, e anche convalescente. || Imbacuccato.
Accucchiamentu. s. m. Accoppiamento. || Raggruzzolamento, radunamento.
Accucchiari. v. att. Congiungere insieme due cose: accoppiare. || Ammassare, metter insieme monete, oggetti: raggruzzolare, radunare. || Ingannar alcuno nel gioco e precisamente nel toccu: aggirare, beffare, soperchiare. P. pass. accucchiatu: accoppiato, raggruzzolato. È lo stesso che accuppiari; se non che cambiamo in cch la p come cchiù in vece di più.
Accucchiatura. s. f. L’atto o l’effetto dell’accoppiare: accoppiatura.
Accucciari. V. aggucciari.
Accuccuni. V. cuccumeddu (a
Accucucciari. e derivati. V. culmari. || Per crescere.
Accuddari. V. accullari.
Accuddì. avv. A quel modo, accussì accuddì: così e così o così cosà; in questo o in quel modo. || fari li così accussì accuddì: abborracciarle.
Accuddurari. V. accudduruniari.
Accudduruniari. Dar forma di ciambella: acciambellare.
Accudiari. (Muse Sic.) V. cudiari.
Accudiri. v. intr. ass. Abboccarsi o esser a uno: accudire. || Per attendere. P. pass. Accuditu: accudito.
Accuffarisi. Lo stesso che accuffularisi V.
Accuffulamentu. s. m. Accosciamento, accovacciamento.
Accuffularatu. add. accosciato.
Accuffularisi. v. intr. pass. Rannicchiarisi: raccosciarsi, accovacciarsi. P. pass. accuffulatu: raccosciato, accovacciato. Da coffa accovolato (Fanf. suppl.).
Accuffulatu. add. Accosciato. || Detto di animali nel covo: accovacciolarsi.
Accuffulunarisi. Lo stesso che accuffularisi.
Accuffuluni. V. cuccumeddu. (a
Accufurunatu. add. mal animo per malattia o cruccio: accupato, malercio, balogio.
Accugghienza e Accuglienza. s. f. Lo accogliere: accoglienza.
Acculazzari. v. intr. T. agr. Propriamente è quando un cocomero cresciuto a giacere in sulla terra rimane sbiadato in quella parte che è stata sepolta fra la terra, mentre le altre parti vengon colorite: esser culaccinato che da noi anco si dice pigghiatu di mamma. || Si dice pure per la frutta guasta e riarsa dalla risina melume o nebbia: annebbiare. || Parimenti si dice della frutta che comincia a colorirsi.
Acculazzateddu. add. Dicesi delle frutte quando comincian alquanto a colorirsi: alquanto colorato.
Acculazzatu. add. Riarso. || Annebbiato. || Dicesi del grano quando va a male e vi si manifestano delle macchie: culaccinato.
Accumànnita. s. f. Compagnia di traffico ove si pone certa somma, più della quale non vuolsi esser obbligato a’ creditori di essa compagnia: accomandita.
Accumenzatura. V. accuminzatura.
Accuminzagghia. s. f. Cominciamento. (A. V. ital. cominciaglia). || Principio o primo pezzo d’un lavoro da proseguirsi.
Accuminzamentu. s. m. Cominciamento.
Accuminzari. v. a. e intr. Dar principio e aver principio: cominciare. || In modo assoluto vale cominciar a parlare: cominciare. || accuminzari di novo, o da capu: cominciar di nuovo, da capo, ricominciare. || bisogna accuminzari di lu nnominipatri: bisogna cominciar a dire a, da principio. || cosa mala accuminzata mala finuta: chi comincia male finisce peggio. || cosa ben accuminzata, menza finuta: chi ben comincia è alla metà dell’opera. || è megghiu nun accuminzari chi accuminzari e nun finiri: meglio non dire che cominciare e non finire. || cui multi così accumenza nudda ’ndi finisci: chi troppo intraprende poco finisce. (A. V. ital. accominciare).
Accuminzata. s. f. || cominciamento: (A. V. ital. cominciata).
Accuminzatu. add. Cominciato. || Detto di candela vale, non più nuova, manomessa, cominciata ad ardere: arsiccio. || Prov. cosa bona accuminzata è menza finuta: chi ben comincia è alla metà dell’opera.
Accuminzatura. s. f. Cominciamento.
Accumitari. V. accummudari ed i suo’ derivati.
Accummudabbili e Accommodabbili. add. accomodabile.
Accummudamentu e Accommodamentu. s. m. Accomodamento.
Accummudari e Accommodari. v. att. Adattare, acconciare: accomodare e accommodare voce non di uso. || Prestare: accomodare. || Per dare altrui i propri agi o comodità, adagiare: accomodare. || Accordare. || Comporre liti: accomodare. || Per rifare. || Rifl. accummudarisi a l’umuri di autru o a li tempi: accomodarvisi, adattarvisi. || Per abbellirsi, racconciarsi: accomodarsi. || Per mettersi a sedere: accomodarsi. || Mettersi in comodità: adagiarsi.
Accummudata e Accommodata. s. f. Acconciata: accomodata. || dari un’accummudata: dar un’acconciata.
Accummudatamenti e Accomodatamenti. avv. Accomodatamente.
Accummudatedda. dim. Acconciatina, accomodatina.
Accummudatizzu. add. Accomodaticcio.
Accummudatu. add. Accomodato. || Rifatto: acco-