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DEP | — 301 — | DES |
Depravari. v. a. Far pravo, guastare, corrompere: depravare. P. pass. depravatu: depravato.
Depravatissimu. add. sup. Depravatissimo.
Depravaturi. verb. m. Chi o che deprava: depravatore –trice.
Depravazioni. s. f. Il depravare: depravazione.
Depredari. v. a. Predar con guasto, saccheggiare: depredare. P. pass. depredatu: depredato.
Depredaturi. verb. m. Chi o che depreda: depredatore –trice.
Depredazioni. s. f. Il depredare: depredazione.
Depressioni. s. f. Il deprimere: depressione.
Deprezziari. v. a. Perder prezzo, valore: spregiare, svilire.
Deprìmiri. v. a. Tener sotto, avvilire: deprimere. P. pass. depressu: depresso.
Deprofundi. s. m. Il salmo 129 che comincia, De profundis: deprofundi.
Depuramentu. s. m. L’atto del depurare: depuramento.
Depurari. v. a. Far puro: depurare. || rifl. Purgarsi, chiarificarsi: depurarsi. P. pres. depuranti: depurante. P. pass. depuratu: depurato.
Depurativu. add. e s. Che depura: depurativo.
Depurazioni. s. f. Il depurare: depurazione.
Deputari. v. a. Elegger alcuno a trattar qualche negozio, eseguir ordine ecc.: deputare. P. pass. deputatu: diputato.
Deputatu. s. m. Colui che è deputato: deputato. || Era ministro basso del magistrato della grascia: grascino. || Per antonomasia, que’ che ci rappresenta nel Parlamento nazionale: deputato.
Deputazioni. s. f. Il deputare, missione de’ deputati e il corpo di essi: deputazione.
Derelittu. add. Abbandonato: derelitto.
Deretanu. s. m. Il culo: deretano. || add. Per ultimo: deretano (rarissimo).
Derìdiri. v. a. Schernire, beffare: deridere.
Derisìbbili. add. Degno di derisione: derisibile.
Derisioni. s. f. Il deridere: derisione. || mèttiri in derisioni, deridere: metter in derisione.
Derisivamenti. avv. Con derisione: derisivamente.
Derisivu. add. Atto a derisione: derisivo.
Derisòriu. add. Che porta derisione: derisorio.
Derisu. add. Da derìdiri: deriso. || s. Derisione: deriso.
Derisuri. verb. m. Chi o che deride: derisore.
Deriva. Deriva: V. scarrozzu.
Derivari. v. intr. Dedurre a guisa di rivo: derivare. || Aver principio, origine: derivare. || Scaturire: derivare. T. mar. Essere il bastimento in iscaronzo (V. scarrozzu): derivare, scaronzare. P. pres. derivanti: derivante. P. pass. derivatu: derivato.
Derivativu. add. Chi deriva: derivativo.
Derivazioni. s. f. Il derivare: derivazione. || Etimologia: derivazione. || Sviamento d’umori da una parte del corpo: derivazione.
Derogàbbili. add. Da derogare: derogabile.
Derogari. v. intr. Diminuire, togliere l’autorità d’una legge ecc. dar ordine contrario ad un primo: derogare. P. pres. deroganti: derogante. P. pass. derogatu: derogato.
Derogatòriu. add. Che deroga: derogatorio.
Derogaturi. verb. m. Chi o che deroga: derogatore –trice.
Derogazioni. s. f. Il derogare: derogazione.
Derrata. s. f. Oggetto di commercio o di contratto, qualunque sia la cosa: derrata (Mort.).
Derrupari. (V. A. Scob.) V. sdirrubbari.
Derubbari e derivati. V. arrubbari.
Descrittìbbili. add. Che puossi descrivere: descrivibile.
Descrittivamenti. avv. In modo descrittivo: descrittivamente.
Descrittivu. add. Che descrive: descrittivo.
Descritturi. verb. m. Chi o che descrive: descrittore.
Descrìviri. v. a. Figurare con parole: descrivere. || Registrare, pigliar nota: descrivere. || Registrare, pigliar nota: descrivere. || Delineare, segnar con linee: descrivere. P. pres. descriventi: descrivente. P. pass. descrittu: descritto.
Descrivibbili. add. Che può descriversi: descrivibile.
Descrivituri. verb. m. Descrittore: descrivitore.
Descrizioni. s. f. Il descrivere: descrizione.
Descriziunedda. s. f. dim. di descrizioni: descrizioncella (parmi d’uso).
Descriziununa. s. f. Grande e bella descrizione.
Desèr. Francesismo che la nostra aristocrazia vorrebbe importarci, e vale, il servito delle frutte ne’ pranzi: frutte, finimento (Fr. dessert).
Desertu. add. Solitario, abbandonato: deserto, diserto. || Inculto selvatico: deserto, sterile.
Desertu. s. m. Luogo solitario, abbandonato: deserto. || prov. pridicari a lu desertu, sfiatarsi inutilmente: predicar a’ pozzi o al deserto.
Deserturi. V. diserturi.
Desiari. V. addisiari.
Desideràbbili. add. Da desiderarsi: desiderabile. Sup. desiderabbilissimu: desiderabilissimo.
Desiderabbilmenti. avv. In modo desiderabile: desiderabilmente.
Desideramentu. s. m. Desiderio: desideramento.
Desiderari. v. a. Aver voglia, desiderio: desiderare. P. pres. desideranti: desiderante. P. pass. desideratu: desiderato.
Desideratamenti. avv. In modo desideroso: desideratamente.
Desideratissimamenti. avv. sup. Desideratissimamente.
Desideratissimu. add. sup. Desideratissimo.
Desideraturi –trici –tura. verb. Chi o che desidera: desideratore –trice.
Desidèriu. s. m. Moto dell’animo che non posa finchè non consegue ciò a che lo muove l’inclinazione: desiderio. || prov. ogni desideriu veni a fini, poichè chi desidera fa tutto per avere e finalmente vi riesce, giacchè niente di umano è difficile all’uomo.
Desiderusamenti. avv. In modo desideroso: desiderosamente.
Desiderusissimamenti. avv. sup. Desiderosissimamente.
Desiderusu. add. Che desidera: desideroso. Sup. desiderusissimu: desiderosissimo.
Designari. v. a. Proporre: designare. || Elegger a un ufficio: designare. || Far conto, disporre. P. pass. designatu: designato.
Designazioni. s. f. il designare: designazione.
Desinenza. s. f. Terminazione di voci: desinenza.