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tuare. || nun putirisi attuari: non potere darsi o mettersi a checchessia. || Rifl. a. Ridursi in atto: attuarsi. P. pass. attuatu: attuato.
Attuariatu. s. m. La carica, l’uffizio di attuario: attuariato.
Attuàriu. s. m. Ministro deputato dal magistrato a ricevere, registrare, e tener cura degli atti pubblici: attuario.
Attuatu. add. da attuari: attuato. || Tutto applicato a checchessia: attentissimo.
Attuazioni. s. f. Il ridurre all’atto: attuazione.
Attuccari. V. tuccari nel senso di spettare.
Attuffari. v. a. Immergere per cavare poi subito dal liquido: tuffare; ma più compiuto, più addentro: attuffare. || Rifl. e detto del vino, l’intorbidarsi e il perder di sapore. P. pres. attuffanti: attuffante. P. pass. attuffatu: attuffato.
Àttula. V. dattula.
Attunnari. v. a. T. art. Ridurre a rotondità un lavoro o parte: attondare. || Tagliar la lana alle pecore: tosare. || Tagliar i capelli agli uomini: tondere, zucconare, e quando s’esprime più: tosare. || Per arrifilari. || Per andar via: partirsi. P. pass. attunnatu: tosato, tondato.
Attunnatura. s. f. Rotondamento: attondatura.
Attuppamentu. s. m. Turamento.
Attuppanti. add. Da attuppari: turante. || Ha senso di avventuriere.
Attuppari. v. a. Inserire o adattare un corpo che empia l’apertura tutta e commetta con essa: turare, tappare. || Coprire una cosa sì che non si vegga: tappare. || attuppari la vucca ad unu: turargli la bocca, costringerlo a tacere. || attuppari l’occhi; corromperlo con donativi ecc. a fare cose che non si debbono: subornare. || attupparisi l’aricchi: turarsi le orecchie, e fig. far il sordo. || In senso intr. ass. patir difetto de’ benefizi di corpo: stiticarsi. E in senso att. portare tal difetto: stiticare. || attuppari li viti, sollevar i tralci e legarli che stien alti: attralciare. (Pal. Voc. Met.). P. pass. attuppatu: turato, tappato. || Stiticato.
Attoppatu. s. f. L’azione del turare: turata. V. participiu.
Attuppateddu. add. dim. E in alcuni luoghi l’usano pel semplice attuppatu: un po’ turato, tappato, stiticuzzo. || T. zool. Spezie di chiocciola così chiamata da una membrana mucoso-calcare, che chiude l’apertura del nicchio: marinelle, elice naticoide. Helix naticoides Draparn. Quando l’animale dopo le prime pioggie perde questa membrana vien chiamato crastuni niuru e in taluni paesi izzu. || attuppateddu marinu: natica castanea. Natica castanea Dam. rara nel mare di Palermo. || attuppateddi, qualità di pasta non molto grossa e tagliata assai corta: maltagliati, paternostri. || attuppateddi nichi, pasta medesima, ma più piccola: avemarie. || attuppateddi lavurati, altra qualità, tagliata più lunga e scanalata intomo: sedani grossi. || attuppateddi lavurati nichi, medesima qualità, ma più piccola: sedani piccoli (così a Firenze).
Attuppatidduni. V. crastuni.
Attuppatidduzzu. dim. di attuppateddu.
Attuppatissimu. add. sup. di attuppatu: turatissimo, tappatissimo.
Attuppatizzu. add. dim. Alquanto turato, tappato.
Atturi. s. m. Che fa, che opera: attore. || Colui che nel litigare domanda, il cui avversario si chiama reo: attore. || Chi rappresenta in teatro: attore.
Atturniamentu. s. m. Attorniamento.
Atturniari. v. a. Circondar attorno: attorniare. || Per sim. Costringer alcuno a checchessia: attorniare. || Per assediare. P. pass. atturniatu: attorniato. || Assediato.
Atturniateddu. add. dim. Un po’ attorniato. In certi luoghi l’usano pel semplice atturniatu.
Atturracafè. s. m. Arnese da tostarvi il caffè: tostino.
Atturramentu. s. m. Abbrustolimento, tostatura.
Atturrari. v. a. Porre le cose al fuoco sì che secchino e non ardano nè si cuociano: abbrustolire, e detto di caffè o simili: tostare, abbruscare. P. pass. atturratu: abbrustolito, tostato, abbruscato. (Sp. turrar: arrostire).
Atturrata. s. f. L’azione dell’abbrustolire, tostare: abbrustolita, tostata.
Atturratedda. dim. Abbrustolitina, tostatina. V. participiu.
Atturratina. V. atturrata.
Atturraturi –tura. verb. Chi per mestiere abbrustolisce, o tosta fave, ceci, ecc. || Strumento per abbrustolire: abbrostitojo.
Atturru. V. atturramentu. || fetu d’atturru: puzzo di bruscato, odore che mandano le cose troppo abbrustolite.
Atturtigghiari. v. a. Attorcere: attortigliare. P. pass. atturtigghiatu: attortigliato.
Atturturari. V. turturari.
Attussicari. v. a. V. intussicari. || Fig. Amareggiare: attossicare, attoscare.
Attusu. add. Chi atteggia con lezii e affettatamente: attoso.
Attuusu. add. Operante, attivo: attuoso.
Attuvàriu. s. m. Medicamento liquido, composto di varie droghe scelte: elettuario, lattovàro.
Auccisàgghia. (Scob.) s. f. Strage, uccisione.
Auceddu. V. aceddu, e tutti i derivati.
Auci. Così a Piazza. V. schifu.
Aucìdiri. V. ocidiri. (A. V. aucidere, Fra Guittone).
Aucisa. V. ocisa.
Aucisioni. s. f. V. ammazzatina.
Audaci. add. Che ha audacia: audace. Sup. audacissimu: audacissimo.
Audàcia. s. f. Soverchio ardire: audacia.
Audacimenti. avv. Con audacia: audacemente.
Audenzia. V. udienza.
Audienti. add. Udente. || Prov. li lagrimi di l’audienti su li laudi di li pridicaturi: le lagrime degli ascoltanti son vere lodi all’oratore.
Audìri. v. a. Ricever il suono coll’orecchio, sentire: udire. (A. V. ital. audire, Fra Guittone). Prov. audi, vidi e taci, si voi campari ’n paci: l’uomo vede, ode e tace, se vuol vivere in pace. (Tavola Rotonda).
Audituri. s. m. È quel ministro che rende ragione o consiglia il principe in materia di grazia o di giustizia: auditore.
Aùgghia. V. agugghia.
Augurari. V. agurari.
Augurru. s. m. T. bot. Pianta che nasce spontaneamente in Sicilia. Salix caprea L.
Augustali. add. Nome di moneta antica d’oro di