Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ASS | — 95 — | AST |
Assuttilatu. V. assuttigghiatu in assuttigghiari. || malu assuttilatu, magro, debole: stento, scriato.
Assuttirrari. v. a. Mettere sotterra, sepellire: sotterrare. || Per sim. Ogni cosa che la si riponga sotterra, o che la si ricopra con checchessia: sotterrare. || assuttirrari ad unu: conquiderlo, opprimerlo, avvilirlo. P. pass. assuttirratu: sotterrato.
Assuzzari. v. a. T. mur. Far uguale, pari: pareggiare. || Rifl. a. Aggiustarsi. P. pass. assuzzatu: pareggiato. || Aggiustato.
Asta. s. f. Legno sottile e lungo per diversi usi: asta. || Antica arma da guerra: asta. || Quella parte di carattere in linee rette che pur dicesi astiatura: V. asta. || asta di zimmili, mazza che si frappone alle due parti della soma per agevolar il somiero. || asta di carrozza, carrettu: timone. || Quei due bastoni alle due estremità della rete da uccelli che tengono stesa essa rete e la fanno alzare ecc. staggi. || asta di lu catinazzu, ferro bucato, messo nel manico del chiavistello, o affisso in checchessia per ricevere la stanghetta: boncinello. || mettiri all’asta: metter all’asta, all’incanto. || secunnu è l’asta, porta la bannera: qual gamba tal calza, far le cose proporzionate. || asta di l’anìmulu: costola, staggio. || asta di lu paracqua: bastone. || asti di l’ucchiali: le stanghette (An. Cat.). || asta di trapànu, ferro incastrato nella palla del trapano: fusto. || Ed è anche un succhiello con manico piegato ad arco: menarola.
Astanti. add. e pur sost. Chi assiste, è presente: astante.
Astata. s. f. Colpo d’asta: astata (Crusca).
Astèdda. s. f. Pezzi di legno informe, com’è tagliato dalla scure per bruciare: toppo, schiappa, sprocco, rocchio. Quasi piccola asta. || Prov. siccu comu ’n’astèdda: asciutto come un’aringa.
Astèmiu. add. e s’usa sost. Che non bee vino: astemio.
Astèniri. V. astinirisi.
Astèrgiri. v. a. Lavare, purificare: astergere. P. pass. astersu: asterso (Mort.).
Asteriscu. s. m. T. stam. Stelletta, segno che si pone nelle scritture: asterisco.
Astiari. v. a. Invidiare, avere astio: astiare. P. pass. astiatu: astiato.
Astiatura. V. astiggiatura.
Asticedda. dim. d’asta: asticella.
Astiggiatura. s. f. L’esercizio dell’asteggiare, e le aste del carattere: asteggiatura.
Astili. s. m. Legno dell’asta: astile.
Astimari. V. gastimari.
Astinenti. add. Che si astiene, e posto assolutamente, che usa temperanza intorno ai cibi: astinente.
Astinenza. s. f. Virtù che ci porta a raffrenar l’appetito di checchessia: astinenza. || Temperanza intorno ai cibi: astinenza. || Temperanza nel modo di vivere: astinenza, continenza.
Astinìrisi. v. intr. pass. Non cercare, usare temperatamente di una cosa: astenersi.
Astittari. V. aspittari.
Àstiu. s. m. Invidia, odio amaro e vile: astio. || ad astiu. posto avv. Ad astio.
Astiusu. add. Che sente astio: astioso. (A. V. ital. astiuso. Dante).
Astracatu. s. m. Suolo o pavimento di terrazzo o di luogo scoperto: battuto (come se si volesse dire lastricato).
Astracheddu. dim. d’astracu: terrazzino.
Àstracu. s. m. Parte della casa alta, scoperta e aperta da una o più parti: terrazza (Tomm. D.), altana. || astracu cuvertu: loggia coperta, sopra gli edificî, che serve per asciugare o per vedere più spaziosamente pur difendendosi dal sole: terrazzo. || Modo avv. avirili all’astracu, o tutti all’astracu: montar in rovello, essere fortemente adirato. || vidirisilla di l’astracu: starsi lontano a vedere, senza paura di entrarci, parlando di cosa che dispiaccia o sia paurosa. Pasq. accennando poter venire dal Gr. λος e dal Lat. stratum ammette analogia col lastrico; invero a Lucca dicono àstraco il lastrico.
Astracuni. acc. Terrazza grande: terrazzone.
Astraìri. v. a. e intr. pass. Ritirare, segregare: astraere, astrarre.
Astrattu. s. m. V. estrattu.
Astrattu. add. da astraìri: astratto. || Qualità considerata separatamente dal soggetto e s’usa pur sost.: astratto.
Astrazioni. s. f. Certa operazione neutrale per cui in un soggetto o idea si consideran alcune parti o una sola: astrazione. || Alienazione della mente da’ sensi; fissa applicazione a checchessia: astrazione.
Astrincenti. add. Che astringe: astringente. || argumentu astrincenti: argomento efficace, che ha forza.
Astrìnciri. v. a. Stringere, costringere: astringere. || Detto di medicine, che han virtù di costipar il ventre: astringere. P. pass. astrinciutu: astretto.
Astroiti. s. f. T. min. Spezie di pietra figurata che somiglia ad una stella: astroite.
Astròlacu. s. m. Professore di astrologia: astrologo. || Il volgo intende così quegli che gira per indovinar la ventura: zingano.
Astrologgìa. s. f. Dottrina degli astri: astrologia. || Quell’arte chimerica per cui crede altri indovinar checchessia: astrologia. || astrologgia longa. T. bot. Pianta medicinale: aristolochia lunga, erba de’ poponcini. Aristolochia longa L. || astrologgia rotunna: astrologia, aristolochia rotonda. Aristolochia rotunda L. || astrologgia tenui: aristolochia sottile, pistolochia. Aristolochia clemalitis L.
Astrològgicu. add. Pertinente ad astrologia: astrologico.
Astronomìa. s. f. Scienza che tratta de’ movimenti celesti, dei fenomeni che si osservano nel cielo, e di tutto ciò che ha relazione agli astri: astronomia.
Astronomicamenti. avv. Per via di astronomia: astronomicamente.
Astronòmicu. add. Pertinente ad astronomia: astronomico.
Astrònomu. s. m. Professore di astronomia: astronomo.
Astru. s. m. Corpo celeste, stella o cometa ecc. astro.
Astrùsu. add. Più che recondito e difficile a trovarsi: astruso. Sup. astrusissimu: astrusissimo.
Astùcciu. V. stucciu.
Astùri. s. m. T. zool. Uccello di preda più grande