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Vinaturedda, dim. di vinatura.
Vinazza. V. vinazzu.
Vinazzaru. s. m. Specie di palmento dove si mette la vinaccia prima di passarla al torchio.
Vinazzata. s. f. Quantità di vinaccia.
Vinazzolu, Vinazzu. s. m. Gli acini dell’uva uscitone il vino: vinaccia. || Quel nocciolino che si trova entro i chicchi dell’uva: vinacciuolo. || pegg. di vinu: vinaccio.
Vincapervinca. s. f. T. bot. Pianta a fiori azzurri, detta altrimenti clematide: vincepervinca. Vinca major L.
Vinciamentu. V. vinnitta (Spat.).
Vinciari. V. vinnicari (A. V. ital. vengiare. Jacopone, dal Fr. venger).
Vincibbili. add. Da vincersi, superabile: vincibile.
Vinciperdi (A. posto avv. Modo di giocare per cui vince chi secondo le regole ordinarie avrebbe perduto: a vinciperdi.
Vìnciri. v. a. Superare, aver la vittoria: vìncere. || Prendere, impadronirsi colla forza: vincere. || Tener a freno le passioni: vincere. || – dinari, acquistare danaro: vincere danari. || – di curtisìa, usar più cortesia di altro: vincer di cortesia. || lu tempu va a vinciri, dicesi dello approssimarsi della bella stagione. || darila vinta, cedere o beccar a buono: darla vinta. || nun putiri nè vinciri nè appattari, rimaner inferiore, non essere nè superiore e nemmeno uguale: nè vincere nè pattare. || Prov, cu’ vinci prima perdi poi: chi vince da prima perde da sezzo. || cu’ secuta (o la dura) vinci: chi la dura la vince. P. pass. vinciutu o vintu: vinto, e qualche volta vinciuto.
Vìncita. s. f. Il vincere, o la cosa vinta: vìncere.
Vincitòria. s. f. Lo stesso che vittoria, ma di cose più umili; spezialmente nella frase nun la dari a vincitoria, non cedere nella contesa, nella disputa: non darla vinta. E darila a vincitoria: dar causa vinta ad uno.
Vincitòssicu. s. m. T. bot. Pianta di cui le radici, bianche, eran credute controveleno; ha gli steli un po’ cotonosi; e i fiori giallognoli: vincetossico. Asclepias vincetoxicum L.
Vincitureddu, dim. di vincituri.
Vincituri –tura –trici. verb. Chi o che vince: vincitore –trice.
Vìnciu. s. m. T. mur. Macchina di ferro le cui ruote girano per una manovella, per innalzare i gravi; un nottolino che casca ne’ denti curvi d’una rotella, impedisce che il peso scorra indietro: binda.
Vinciuta. V. vincita.
Vinciutu. V. in vinciri.
Vincu. (An. M.) s. m. Pianta di rami lunghi e flessibili, delle cui vermene si fanno panieri ecc.: vinco. Salix viminalis L.
Vinculari. v. a. Legare con obblighi, stringere con patti, con vincoli: vincolare. P. pass. vinculatu: vincolato.
Vìnculu. s. m. Legame: vincolo.
Vindicari. V. vinnicari e simili.
Vìndici. s. m. Vendicatore: vìndice (Mort.).
Vinditta. V. vinnitta.
Vindu. V. animulu. Così a S. Fratello, e più vicino all’italiano bìndolo.
Vinedda. V. vanedda. A Napoli dicono vinella.
Vinera. s. f. Specie di breviario di reliquie che si portano al collo: brevicino (Pasq.). || Fermaglio breve.
Vinettu. dim. Vino di poco colore, senza fumo, ma grazioso: vinetto, vinellino. || Acqua passata per le vinacce: vinello.
Vingiari. V. vinciari.
Viniali. V. veniali.
Vinicciola, Vinicedda. dim. di vina: venerella.
Viniceddu. dim. di vinu: vinetto. || Vinetto debole: vinarello.
Vinicottu. V. vinucottu.
Viniferu, add. Che produce vino: vinifero.
Vinirannu. V. venerannu.
Viniri, V. vèniri.
Vìnnalu. V. animulu. Così a Piazza, più vicino all’italiano: bindolo.
Vinnibbili. add. Da vendersi: vendibile.
Vinnicari. v. a. Far vendetta, prender vendetta: vendicare. || rifl. a. Rifarsi d’una ingiuria, di un torto ricevuto: vendicarsi. P. pass. vinnicatu: vendicato.
Vinnicativu. add. Che ha stimolo di vendetta, inclinato alla vendetta: vendicativo.
Vinnicaturi –tura –trici. verb. Chi o che vendica: vendicatore –trice.
Vinnigna. s. f. Il vendemmiare: vendemmia. || Il tempo del vendemmiare: vendemmia. || cu’ travagghia pri la vinnigna s’arriposa tuttu l’annu, la vendemmia arricchisce.
Vinnignamentu. s. m. L’atto del vendemmiare: vendemmiamento.
Vinnignari. v. intr. Côrre l’uva dalle viti per far il vino: vendemmiare. || fig. Predare, mandar a male: vendemmiare. || Importunare, malmenare. || Raunare roba, far roba, ma per lo più di malo acquisto: vendemmiare. || Prov. cu’ vinnigna asciuttu, vivi vinu puru, è aforismo agricolo. P. pass. vinnignatu: vendemmiato, in tutti i significati di sopra.
Vinnignaturi –tura –trici. verb. Chi o che vendemmia: vendemmiatore –trice.
Vinnignedda. dim. di vinnigna.
Vinnigneri. V. vinnignaturi. || V. vignaloru.
Vinnimentu. V. vinnita.
Vinniri. v. a. Alienare da sè in altrui una cosa per prezzo: vèndere. || vinniri ad unu, met. V. ’mbaddunari. || – a pisu, a minutu, a canniggiu, in grossu ecc., Vendere a tanto per peso o per misura, vendere a poco alla volta o tutto a una volta ecc.: vender a peso, a minuto, a intaglio, a in digrosso ecc. || – pri cuntanti, vendere per ricevere denari effettivi: vendere per contanti. || –ad autru, fig. dar altrui ad intendere checchessia: vender altrui checchessia. || – chiacchiari, intertenere altrui con ciame: vender parole. || – servizzi, fingere di rispettare alcuno per un secondo fine: piaggiare. || – la giustizzia, lasciarsi subornare, dicesi dei magistrati: vender la giustizia. || – cara la sò mircanzia, fig. render in apparenza troppo importante l’opera sua, o farsi pregar lungamente: far caro di sè. || – pri pani, pri agghiu ecc., vendere checchessia per aver in cambio dell’olio, del pane ecc.: vender una cosa a pane, a olio ecc. || avirinni di vinniri, averne abbondanza: averne da vendere. || fari l’accatta e