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SUM — 996 — SUO


Summàriu. s. m. Compendio, breve ristretto: sommàrio. || add. Fatto sommariamente: sommario.

Summata. s. f. La somma raccolta da un conto di più partite: sommato.

Summèrgiri. v. a. Metter in fondo dell’acqua, affogare: sommèrgere. P. pass. summersu: sommerso.

Summersioni. s. f. Il sommergere: sommersione (Mort.).

Summèttiri. V. suttamettiri.

Summicedda. dim. di summa: addizioncella. || Sommarella, sommetta (Tomm. D.).

Summigghiu. V. subbissu.

Sumministrari. v. a. Porgere, dare: somministrare. P. pres. sumministranti: somministrante. P. pass. sumministratu: somministrato.

Sumministraturi –trici. verb. Chi o che somministra: somministratore –trice.

Sumministrazioni. s. f. Il somministrare: somministrazione.

Summissioni. s. f. Il sottomettersi, umiliazione: sommessione, summissione. || Riverenza, rispetto: sommessione.

Summissu, add. Da sommettere: sommesso. || Dicesi di chi in apparenza agisce per sè, ma in verità agisce per altra persona.

Summità, Summitati. s. f. Cima, estremità dell’altezza: sommità, sommitade, sommitate. || Sublimità, eccellenza: sommità (A. V. ital. summità).

Summossa. s. f. Sedizione, sollevazione: sommossa.

Summu. add. Grandissimo, supremo: sommo. || Eccellente: sommo. || a lu summu, al massimo grado (A. V. ital. summo).

Sùmmuli-sùmmuli. posto avv. Alto alto. Da sòmmolo: estremità.

Summuzzari. V. sammuzzari.

Summuzzuni (A. V. sammuzzuni.

Sumpurtari. Idiotismo per suppurtari.

Sunabbili. add. Atto ad essere sonato: sonabile.

Sunagghiera. s. f. Fascia piena di sonagli che si pone attorno la testa degli animali da viaggio: sonagliera.

Sunànti. add. Dicesi de’ danari pagati nell’atto e in moneta effettiva: sonante.

Sunari. v. intr. Render suono: sonare. || Rimbombare: risonare, sonare. || ass. Sonar il campanello dell’uscio: sonare, p. e. è sonato, va ad aprire. || att. Fare render suono: sonare. || Per ’ncapizzari V. || Battere: crocchiare, sonare uno. Onde sunarili, dar le busse: chioccarli, cantar la solfa. || sunari l’ura, dicesi delle campane e degli oriuoli che accennano le ore per via di tocchi: sonar l’ore. || – la predica, – la missa, sonar la campana per avvisare che si fa la predica; – lu capitulu ecc.: sonar a predica, a messa, a capitolo. || – a martoriu, in maniera funebre: sonar a morto. || – a tocchi, quando si fan sonare le campane a tocchi staccati: sonar a martello. || faricci sunari ad unu li campani all’armi, modo prov., non secondarlo, non esaudirlo, lasciarlo dire a posta sua. || sunariccilla ad unu, calunniarlo, fargli del male: sonarla ad uno. || sona! esclamazione per esprimere il percuotere, il battere o il sopravvenire di cosa cattiva, o accenna ad altrui di colpire ecc.: verga! dagli! E delle volte vale: ecco! || sona sona! modo di esprimere il non voler dar retta: canta! crepa! || unni si tocca sona, modo prov. per esprimere che uno è istruito e capace a parlare di svariate materie. || sunari o nun sunari ad unu ’na cosa: garbare o non garbare, andare o non andar a versi. || sunaricci ad unu l’ura, p. e. mi sona l’ura, l’ora si avvicina, scocca, mi passa, nel fare tal cosa o per fare tal cosa: mi fa l’ora. || aviri tanti anni sunati, passati: aver tanti anni sonati. P. pass. sunatu: sonato.

Sunarìa. s. f. T. oriol. Il complesso di tutte quelle parti dell’oriuolo, che servono al suono delle ore, delle mezze ore, e dei quarti: sonerìa.

Sunata. s. f. Il sonare: sonata. || fig. Bussa, colpo: sonata (Lori).

Sunatedda. dim. di sunata: sonatina.

Sunatina. V. sunata.

Sunatuna. accr. di sunata.

Sunaturi –trici. verb. Chi o che sona: sonatore –trice (pl. anco sunatura al m.). || bona notti a li sunaturi, modo prov. per dire che a tal cosa non c’è più rimedio, o non se ne deve parlar più: buona notte sonatori.

Sunca. cong. Dunque. Chi sa non sia voce composta così: su dunca (a Caccamo).

Sunettu. s. m. Poesia lirica in 14 versi rimati a due quadernari e due terzine: sonetto. || – cu la cuda, con altri versi appresso: sonetto colla coda.

Sunittazzu. pegg. di sunettu: sonettaccio.

Sunitteddu. dim. Sonettino, sonettello.

Sunittuni. accr. di sunettu: sonettone.

Sunittuzzu. dim. Sonettuccio.

Sunnàcchiara. s. f. Aggravamento di sonno, struggimento di dormire: sonnolenza, cascàggine.

Sunnacchiusu. add. Che ha gli occhi aggravati dal sonno: sonnacchioso.

Sunnàmbulu. V. nottambulu.

Sunnari. v. a. Far sogni: sognare. || Fingere, immaginarsi: sognare. || intr. pron. Sognarsi. || nun avirisi sunnatu o nun si sunnari di... non pensare, non aver voglia di fare checchessia. P. pass. sunnatu: sognato.

Sunniceddu. dim. di sonnu: sonnellino, sonnerello.

Sunnu. Idiotismo di S. Cataldo per sonnu V. (pl. sunnira).

Sunnulenza. V. sunnacchiara.

Suntu. s. m. Ristretto, compendio: sunto.

Suntuusamenti. avv. Con sontuosità: sontuosamente, suntuosamente.

Suntuuseddu. dim. di suntuusu.

Suntuusissimamenti. avv. sup. Sontuosissimamente.

Suntuusità. s. f. Qualità di ciò che è suntuoso: sontuosità, suntuosità.

Suntuusu. add. Ricco, magnifico, di grande spesa: sontuoso, suntuoso. Sup. suntuusissimu.

Suo. pron. possessivo: suo (pl. soi o so’: sue, suoi, suo’). || iricci cu la sua, secondare altrui, condiscendere; e anche piaggiare, trarre altrui nella propria opinione quasi con inganno. V. so. || a la sua, posto avv. a piacer suo. || la sua è o sarìa, il miglior partito da pren-