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cato, preparato con istudio: studioso. Sup. studiusissimu: studiosissimo.

Stufa. s. f. Stanza riscaldata da fuoco: stufa. || Cassetta di ferro o di creta cotta, con focolare da chiudersi, serve a riscaldare le stanze o ad altro: stufa. || Fornello da stillare: stufa. || Fomento o suffumigio: stufa. || Bagno caldo: stufa. || Il risciacquamento di materie bollenti che si fa alle botti per purgarle da ogni puzzo: stufa, pampanata. || fari la stufa, risciacquare come sopra le botti: fare la stufa, stufare (Pal. Voc. Met.).

Stufari. v. a. Cuocere in umido la carne. || Fare la stufa alle botti: stufare.

Stufaru. s. m. Maestro della stufa: stufajuolo, stufajolo.

Stufateddu. s. m. Conditura speciale di vivanda, quasi a stufato, in umido.

Stufatu. s. m. Carne o altra vivanda cotta in umido in vaso chiuso: stufato.

Stufatu. add. Di carne cotta in umido: stufato, stracotto. || Per ischerzo, detto di persona che ha sofferto soverchio calore.

Stuffari. v. a. e intr. Venir a fastidio, seccare grandemente: stufare. || Detto de’ cibi che inducono sazietà, noja: stuccare, e se più: ristuccare. || intr. pass. Infastidirsi, restare di favorire o amare alcuno: sfervorarsi. P. pass. stuffatu: stufato, stuccato.

Stuffata. V. tuppata.

Stufficarìa. V. stuffusarìa.

Stuffu. s. m. Affettata retrosìa, leziosa ripugnanza, o apparente, inappetenza: svogliatezza.

Stuffu. add. Stufato, infastidito: stufo. || Stuccato: stucco.

Stuffusarìa. s. f. Qualità dell’essere rincrescevole: rincrescevolezza. || L’essere svenevole: svenevolezza. || Alterigia, dispregio: muffosità.

Stuffuseddu. dim. di stuffusu: svogliatello, svenevoluccio. || Di persona a cui tutto facilmente stucca: boccuccia, schifiltoso.

Stuffusu. add. Rincrescevole: stucchevole. || Ripugnante, svogliato: svenevole. || Sprezzante: muffoso. || Nauseante, nauseoso. Sup. stuffusissimu: stucchevolissimo, svenevolissimo.

Stuffusuni. accr. di stuffusu: svenevolone.

Stuficedda. dim. di stufa: stufetta.

Stufigghia. s. f. Terrazzino coperto, stanza pensile chiusa tutta da cristalli, fabbricata sui balconi. || Carrozza chiusa per l’inverno: stufiglia.

Stuiddu. s. m. Più fila di vecchio pannolino avvolte insieme in forma lunga, che si mettono nelle ferite: stuello.

Stujari. v. a. Nettare: pulire. || Far succiare da un corpo l’umore che è in altro corpo, asciugare: suzzare. || Levar via la polvere, ripulire: spolverare. || stujarisi lu mussu, fig., deporre il pensiero di avere checchessia, perdervi le speranze: leccarsi i baffi. || E stujati lu mussu, suol dirsi a chi profferisca parole schifose. || stujarisinni lu culu d’una cosa, non importargliene: impiparsene. || stujarisi lu culu di ’na parola, non mantenere una promessa: far delle parole fango (Fr. essuyer: asciugare ). P. pass. stujatu: pulito, asciugato.

Stujata. s. f. L’azione del pulire: pulita. || L’asciugare: rasciugatura. || Lo spolverare: spolveratura.

Stujatedda. dim. di stujata.

Stujavucca. V. salvietta.

Stulitiri. v. intr. Diventare stolido, stupido: stupidire, imbarbogire. P. pass. stulitutu: stupidito, imbarbogito.

Stulitizza. s. f. L’essere stupido, atti o detti da stolido: stolidezza.

Stullicchiari. v. intr. Contendere, contrastare: letigare.

Stultu. add. Stolido, sciocco: stolto (Muse Sic.).

Stuluni. V. gassina (quasi dire stoione). || accr. di stola.

Stumacàggini. s. f. Rivolgimento di stomaco: stomacàggine.

Stumacaleddu. dim. di stumacali.

Stumacali. s. m. Medicamento composto di certe erbe, che si applica sullo stomaco.

Stumacari. v. intr. Commuoversi, perturbarsi dello stomaco: stomacare. || met. e att. Infastidire, stuccare: stomacare. || rifl. a. Stomacarsi. P. pass. stumacatu: stomacato.

Stumacata. s. f. Malore di indigestione per eccedente riempimento di cibi: ripienezza di ventre.

Stumacatedda. dim. di stumacata.

Stumacatuna. accr. di stumacata.

Stumacheddu. dim. di stomacu: stomacuzzo. || V. panzudda.

Stumachïari. V. stumacari.

Stumacuni. accr. di stomacu: stomacone.

Stumacusu. add. Che stomaca: stomacoso.

Stummacari. V. stumacari (nel Trapanese).

Stùmmulu. V. scurmu (a Catania).

Stunamentu. s. m. Lo stonare. || Romore da stordire: stordimento.

Stunari. v. intr. Uscir di tuono: stonare. || Sorprendersi, stordire. || Divenir grullo: ingrullire. || Dire spropositi: sconnettere. || att. Assordare, stordire, far il capo grosso, incapocchire (Nerucci). || Far ingrullire. P. pres. stunanti: stonante.

Stunata. s. f. Lo stonare: stonata. || L’assordare: assordamento, stordimento.

Stunatazzu. pegg. di stunatu.

Stunateddu. dim. di stunatu.

Stunatizzu. add. modif. Mezzo stordito.

Stunatu. add. Da stonare: stonato. || Stordito. || Di chi per dispiacere o per altra cagione è turbato di mente, distratto: stonato.

Stunatuni. accr. di stunatu.

Stuncuni. V. struncuni.

Stunzuniari. V. stuzzuniari.

Stupari. V. ammucciari.

Stupefari. v. a. Empire di stupore: stupefare. || Privar di sentimento, intormentire: stupefare. || rifl. pass. Divenire stupido, empirsi di stupore: stupefarsi. P. pass. stupefattu: stupefatto.

Stupendu. V. stupennu, e così i simili.

Stupennamenti. avv. Con istupore: stupendamente.

Stupennu. add. Da indurre stupore, ottimo: stupendo. Sup. stupinnissimu: stupendissimo.

Stupennuni. accr. di stupennu.

Stupidamenti. avv. In modo stupido: stupidamente.

Stupidazzu. pegg. di stupidu: stupidaccio.