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seconda o terza potenza di un’altro, considerato come concreto (Tema primo, pag. 54; Tema terzo, pag. 54), per la ragione, ch’esso può servire a rappresentar la grandezza di un quadrato o cubo effettivo, relativamente a quella di uno de’ piccoli quadrati, o cubi uguali, che, come elementi, lo compongono, noi per distinguer nel discorso un quadrato o cubo dall’altro, chiamando il primo quadrato o cubo numerico, chiameremo il secondo quadrato o cubo geometrico, per la ragione che quadrati o cubi di tal fatta si considerano in un’altra Scienza, chiamata Geometrìa.

Parimente, siccome la radice di un quadrato o cubo numerico, considerata come concreta, può evidentemente servire a rappresentare una fila di piccoli quadrati o cubi, dei quali si compone il quadrato o cubo geometrico corrispondente, così una tal fila si può reciprocamente anche chiamare radice quadrata o cubica geometrica di cotesto primo quadrato o cubo numerico.

In secondo luogo, ponendo mente soltanto alla lunghezza di una fila misurata dal lato del quadrato o cubo geometrico, a cui appartiene, si può anche convenire, che un tal lato sia come la radice geometrica del quadrato o cubo numerico corrispondente.