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242 Delle Croniche di Trento

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Santa di questa. Potendo ciò in effetto far constare nella presente occasione, mostrate il vostro affetto verso Carlo d’Austria, à cui più volte prometesti che il vostro desiderio, la vostra opera, tutti gli vostri pensieri sarebbon stati à suo prò. E in vostro potere hora, levare, ò mantenere à Germani l’antica dignità, e libertà, l’interessi de quali come gli proprij bramate sijno da voi procurati, acciò venghino ad esser palesi, fatte (vi scongiuro per la Maestà dell’immortal Dio) che l’Austriaco, & gli Alemani insieme vi restino perpetuamente, per la vostra singolar fede, & tanto beneficio obligati. Se per vostro favore, & voti, sarà Carlo eletto, giovine d’indole più che humana, acceso di martial spirito, infiammato dalla virtù de suoi genitori, Signore di molte genti, & padrone dei molti Regni, nato dal suo genio al commando, havremo chi valorosamente diffenderà noi medemi, la nostra Republica, gli nostri confini, & la nostra dignità, chi trattenerà lungi dalli distretti Christiani l’universal nemico. Vero è che si ritrovano rari chi si mostrino grati, non è che dubitar di Carlo Re, lo scorgerete quando intenderà, siate verso lui stati offitiosi, & favorevoli, un Prencipe tale non si lasciarà vincere di gratitudine, e per natura generoso, liberale, participa del Divino, corrisponderà à misura soprabondante; Non vorrei in ciò foste reputati manchevoli Magnanimi Prencipi, considerate qual partito per vostro honore, & reputatione havete da prendere, gli vostri maggiori per mezzo le squadre non stimando, ferite, spargimento di sangue, & altri diversi disaggi v’han aquistato l’Imperio, instantemente vi prego ad impiegar ogni sforzo, ogni sapere, acciò si come quelli reputorono à gloria il lasciarvi successori d’un Imperio, altretanto non sij a Voi di vituperio, non potendo, ò non volendo conservare, & mantenere quanto dalli loro sudori ricevesti. Acciò per aventura con minaccie spaventati non traviasti da questo sano proposito d’eleggere Carlo, sentite in gratia.

Quelli che giudicano sij eletto Carlo, sono per non annoiarvi, nominandoli d’uno in uno molti e gran suggetti, periti, & pratici nel trattar cose importanti, & difficili, huomini di gran seno, & prudenza, e sono quelli, che han havuti gli governi delle principali Città, in cui sempre vedesti lampeggiare maturi consigli, & gravità quasi celeste, di ciò sono auttori gran Prencipi d’auttorità, fortezza, & constanza singolare, le cui opere, & eggregij fatti sono tanti, che havendosi da trattare di guerra, ò di pace non potete haverne di più saggi, & pratici. Havete inteso con quali raggioni mi son mosso, & persuaso à scaricar l’Imperio sopra l’incomparabili virtù di Carlo? Havete inteso, che meco concorrono di parere, dimandono Carlo Austriaco, al supremo Imperio. Dunque essendo la prosapia di Carlo tale, che senza nota d’infamia non può alcun sprezzarla, è così chiara la gloria de suoi antenati, che ben pare haver alli altri mor-