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Libro Ottavo. 187

Senza comparatione più degna, & vaga riesce la forma, fatta con virili ornamenti, che con annelate, & arriciate chiome donnesche.

Alcuni forse à quali son manifesti, & chiari gli eggregij fatti Clesiani ci notarano di temerità, come s'havessimo preso affonto d'illustrar, & far risplendere cose prima oscure, quali pur troppo da per sè, & col proprio splendore s'havevano da immortalare, & sempiternare, ma il trattargli con rozzo stilo, & poco sapere di chi scrive sarà forse giudicato un voler oscurare, & discreditargli. Il nostro scopo però non fù mai si temerario di voler aggiungere con la nostra fatica, & diligenza luce alle cose chiare, ma acciò il nostro nome per se oscuro inserto nei titoli de gran Prencipi venghi nobilitato, che perciò prenderemo ardire, & dove le nostre forze non saran bastevoli, mercè che arse, & abbruggiate non mancarà per lo meno il desiderio.

Dunque Bernardo in quei tempi fatto dotto sopra gli altri s'aquistò fama, & nome gratioso, pieno di benignità & di honori, & amministrò nelle scole, & nelle università molti magistrati, quali sogliono con balle de studiosi cavarsi, con continua, & prospera sua reputatione, fomentando con gran studio l'amicitia di tutti. [Bernardo d'ingegno facile ad esser amato.] Non solamente giovanetto con quel genio, che dardi spirava di benevolenza trasse, & s'obligò gli animi delle genti forastiere, che colà da diversi paesi concorrono, per causa delli studij, in vincolo di perpetuo amore, ma in oltre si conciliò la famigliarità de principali della Città, tutti preggiavano la di lui conversatione, tutti s'haveva in diverse guise di meriti avinti. A tutti rendeva il dovuto, & reciproco amore, ne lasciavasi soverchiare in benevolenza ma con la sua piacevol natura, & dolcezza di procedere infiamava le volontà di ciascuno.

[Bernardo huomo grato, & assai incline à far volentieri servigi.] Mai ricercato negò à veruno il suo aiuto, che anzi conoscendo il bisogno di qualche amico, non ardiva per vergogna spiegarsi in dimandare, non richiesto offeriva ogni suo potere, & con più pronto animo lo soveniva. Era di lui innata, e special proprietà donare conforme le sue facoltà comportavano, & nel donare servar la giustitia, dando à ciascuno secondo il lor merito, & dignità, & come era d'animo generoso, & avido di gloria, render sempre, ove poteva, le dovute gratie à chi eran di lui benemeriti, si che faceva risplendere in tutti la sua gentilezza. Il suo parlare era con tutti riverentiale, con niuno contumeglioso, mai si parti da lui alcuno villaneggiato. Et perche sapeva benissi-