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il guardiano, e di mettervi i proprii soldati, con obbligo ai Termenesi di custodirlo, e con altri patti di minore importanza1.

Nel seguente anno 1215, onde levare le insorte discrepanze ed impedirne di nuove, fu eseguita la designazione legale dei beni della Comunità di Pergine2. Nello stesso anno, avendo Tebaldo dei Turrisendi ceduto al vescovo Federico ogni suo diritto che teneva sopra la chiesa e l’ospitale di Leonardo, posti nelle pertinenze di Ala, il nostro prelato ne investì l’Ordine dei Crociferi, sotto certi patti e coll’espressa riserva dell’avvocazia3. Soppresso poi, tre secoli dopo, il suddetto Ordine, di esso pio luogo fu eretto un Priorato, che tuttora continua.

A questo stesso anno appartengono i documenti: di rinuncia di tre masi in Placers, situati nella pieve di Thisens, fatta al vescovo nostro dai fratelli Odorico e Teodorico Veissi di Eppan4; di rilevazione legale dell’investitura di Castel Selva di Levico, infeudato dal vescovo Salomone a Corradino di Caldonazzo5; di precetto agli uomini di Ossana di tenere coperto il castello di questo nome, secondo il debito loro; nella quale occasione si rinnovarono molte investiture enfiteutiche, mediante Pietro di Malosco, vicedomino episcopale6;

  1. Codice Wanghiano, pag. 287.
  2. Miscellanea Alberti, Τ. V, fol. 1.
  3. Codice Wanghiano, pag. 294. Bonelli, Τ. II, pag. 546.
  4. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 156.
  5. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 170.
  6. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 170.