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e furono ricevuti sotto la protezione cesarea, col patto che dipendessero sempre dal vescovo di Trento1.

Il vescovo nostro, dopo aver ottenuta l'investitura delle regalie, nel medesimo anno concesse ad Ottone di Vinecco, marito di Adelaide di Castelrotto, in feudo femminino, la guardia del castello di Liechtenstein2. In questo istesso anno investì gli abitanti del borgo di Egna, da lui fabbricato ad onore di S. Vigilio e della sua Chiesa, delle case e casali di detto borgo, con parecchie condizioni, che per brevità tralasciamo3. Ricuperò pure in quest'anno dalle mani dei conti Arnoldo di Eppan, le possessioni nella valle di Fiemme, che il di lui antecessore Salomone avea permutato con quelle di Preore; colle condizioni che il vescovo pagherebbe al conte 2000 lire veronesi e gli darebbe in pegno la corte di Magrè e i beni che possedeva in Eppan e Volano; e il conte avrebbe la scelta di ricevere ο la suddetta somma in contanti, ο invece di essa i beni vescovili in Naturns e in Caldaro. Preferendo i contanti, mille lire gli si dovrebbero sborsare al prossimo San Michele e le altre mille a Natale. Oltrediciò il vescovo Corrado conferma al conte Arnoldo la investitura di Preore, cogli stessi patti, coi quali era stata conceduta al conte Federico di Eppan dal vescovo Salomone4.

Nel 1190, volendo l'imperatore Enrico calare alla

  1. Cod. Wangh., pag. 97. Bonelli, op. cit., pag. 488.
  2. Cod. Wangh., pag. 82.
  3. Cod. Wangh., pag. 92.
  4. Cod. Wangh., pag. 84. Bonelli, op. cit., pag. 494.