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quest’anno il vescovo nostro fu inviato a Bologna dal re Ferdinando per complire al pontefice o all’imperatore. Li 12 agosto di quest’anno, papa Clemente approvò la fondazione del monastero di S. Trinità in Trento, nel quale, li 6 novembre successivo, entrarono l’abbadessa con sei novizze provenienti dal monastero di S. Maria delle Vergini di Verona.

Nel 1534 ebbe luogo in Trento una conferenza di procuratori e di arbitri per parte del re dei Romani e della Repubblica di Venezia, onde venire a un accordo circa i confini, e principalmente circa il dazio delle merci nella dogana di Verona, assai pregiudicievole ai negozianti trentini e tirolesi. Ma essendo, intanto che si trattava il componimento, venuta la nuova della gravissima malattia di papa Clemente, il nostro vescovo e cardinale stimò necessario di sospendere quegli affari e recarsi a Roma, ove giunse ch’era già morto il pontefice. Ciò saputo, il re Ferdinando commise ai suoi oratori colà di adoperarsi con tutto l’impegno, onde promuovere il nostro cardinale Bernardo al ponteficato. Ma invece di lui, che n’era ben degno, fu creato papa Alessandro Farnese, col nome di Paolo III. Appena Bernardo fu reduce a Trento, riconvocossi il congresso degli imperiali e dei veneti; le cui differenze non furono terminate che nell’anno successivo. Li 27 decembre di quest’anno, nella villa di Mori, Francesco conte di Arco, a nome proprio e dei fratelli e degli zii, consegnò nelle mani dei commissarii vescovili i Quattro Vicariati, col mero e misto imperio. E nello stesso giorno i commissarii trasmisero quel possesso