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un’alleanza strettissima; a cui, sopra varii dubbii insorti, susseguiva li 13 decembre del medesimo anno, per parte del re di Francia, una più esatta dichiarazione1.

Nel 1502, Udalrico, col mezzo d’un suo inviato, intervenne a una Dieta tenuta da Massimiliano, al quale accordò un dono gratuito, assieme al vescovo di Bressanone2. In aprile dello stess’anno, istituitasi, d’ordine di UldaricoFonte/commento: Pagina:Annali del principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540.djvu/567, dal dottore Corrado Concini, capitano vescovile di Castel Selva e di Levico, una esatta inquisizione degli affitti dovuti alla Camera, si venne ad un accomodamento3. In quest’anno il vescovo Udalrico pubblicò tre sentenze; l’una contro Giovanni, Volfango, Ludovico e Sigismondo conti di Brandis, fratelli uterini di Giorgio e Mattia di Castelbarco, ultimo di questo ceppo, che, come tali, pretendevano all’eredità di Mattia, cioè al possesso di Castelcorno e del dazio di S. Martino, infeudati nel 1499 a Paolo di Lichtenstein; questa stessa decisione fu poi confermata dall’imperatore Massimiliano col voto dell’università di Vienna, portata nel 1506 in grado di appellazione al Dicastero supremo4. L’altra sentenza risguardava il pagamento delle collette fra la comunità di Ossana ed i nobili delle valli di Annone e di Sole5; la terza, la regolaneria

  1. Miscellanea Alberti, T. VII, fol. 83-84. Dumont, Corps diplom. du droit des Gens. Τ. IV, Ρ. I, fol. 15.
  2. Miscell. Alberti, Τ. IV, fol. 173.
  3. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 170.
  4. Miscell. Alberti, Τ. II, fol. 97.
  5. Miscell. Alberti, Τ. III, fol. 200.