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ch’ella teneva nel Vescovato di Trento e di Coira1. Del mese di luglio 1325 son pure le lettere d’indulgenza, che il nostro vescovo concedette alla chiesa di S. Andrea di Terlago2. L’anno seguente, lo stesso nostro vescovo ratificò alla Prepositura di Augia il diritto di pescare nel fiume Adige dalla Chiusa sino a Terla; diritto che venne poi confermato l’anno successivo da Enrico re di Boemia3. Ai 24 di luglio 1326 il vescovo Enrico pubblicò un invito a cooperare alla costruzione della chiesa di S. Margherita nel sobborgo di Trento, che le monache domenicane dell’attiguo convento non erano in grado di far erigere coi proprii mezzi; concedendo ai benefattori quaranta giorni d’indulgenza4.

Li 13 di febbrajo 1327, Enrico vescovo di Trento nomina capitano e rettore del borgo di Arco il nobile vassallo Nicolò d’Arco, escludendolo da ogni giurisdizione nelle Giudicanrie; e li 10 marzo seguente lo investe dei feudi antichi e diretti della sua casa5.

Nel 1328, lo stesso vescovo incorporò la parrochia di S. Genesio colla chiesa e monastero di Augia6. In quest’anno medesimo, essendosi estinta la nobile famiglia dei Bonaccolsi di Mantova, e perciò devoluto alla Chiesa di Trento il feudo di Castellaro, il nostro

  1. Hippoliti, op. cit.
  2. Bonelli, T. III, Ρ. I, pag. 203.
  3. Bonelli, ivi, pag. 204-206.
  4. Bonelli, Τ. II, pag. 658.
  5. Bonelli, Monum. Eccl. Trid., pag. 90-91.
  6. Bonelli, T. III, Ρ. I, pag. 208.