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I fratelli lo guardarono beffardi, specialmente Bardo, che gli fece anche una smorfia; ed egli arrossì, pentito di aver messo il becco nella discussione dei personaggi.

Tuttavia uomini e donne seguivano con interesse curioso quei discorsi, e Pietro pensava che lo zio Dionisio non sarebbe morto così presto ed in quel modo se egli non si fosse lasciato vincere del suo istinto di malvagità.

Intervenne anche il parroco grasso, che non parlava mai, ma i cui piccoli occhi turchini nel viso di luna d’estate sorgente, correvano dall’uno all’altro degli invitati e ne coglievano ogni gesto, ogni parola.

Disse in dialetto:

— L’è proprio vero. Lo dice anche il proverbio: mente sana in corpo sano.

Questa volta fu il dottore a intervenire, con la sua voce sottile ma squillante come il suono di un campanello d’argento; ed un sorriso fra triste ed arguto accompagnava le parole:

— Il signor prevosto inverte un poco le parti; ma ha ragione anche lui: quando la mente ed il corpo sono sani, l’anima è anche lei tranquilla e ci pensa due volte prima di scomodarsi a fare il male.

Il parroco magro, piegato a spolpare un