Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/168


— 158 —

grime; ella non le nascose; e l’ombra della sventura altrui oscurò il viso di tutti. Lo zio Dionisio disse:

— È una cosa più terribile della morte.

Ed a Pinon non furono domandate altre notizie del mondo.


Tuttavia egli doveva sul serio portare fortuna perchè prima che se ne andasse cessò di piovere, e Baldo rientrò annunziando che le acque del fiume si erano fermate.

Con gli occhi pieni di estasi, togliendosi il cappello che pareva una barca inondata, egli disse:

— È stato lui, è stato certamente lui. È salito sull’argine, incontro all’acqua: a testa nuda, sotto la pioggia dirotta, ha pregato Dio e teso la mano verso il fiume come per placarlo e ricordargli il suo dovere. E le acque indemoniate cominciarono subito a ritirarsi: l’arcobaleno appare adesso in fondo ai campi. Correte a vederlo: sembra un arco con tante bandiere tricolori.