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96 cesario. — il corredo

reva un cammeo di bronzo, e con gli occhi pieni di mistero, — Anna lo dimenticava. Tutt’al più il suo pensiero volava dietro indecise fantasie, reminiscenze di libri letti, di scene a cui le pareva di aver assistito davvero o in sogno, in un tempo indeterminato. E si abbandonava dietro i giochi di Caterina e dei fratellini, invasa da una strana allegria.

— Perchè sei così allegra? — le domandava Sebastiano.

— Non lo so, — ella rispondeva. E tornava a ridere chiassosamente, senza saperne il perchè, mentre egli la guardava trasognato.



Finalmente Pietro Demeda venne trasferito in una città del continente. Allora si parlò delle nozze, e furono stabilite per la Pasqua dell’anno seguente; il tempo necessario per confezionare il corredo di Angela, che non si era provveduta ancora di nulla.

Vi furono dei lunghi colloqui tra Maria e Paolo; alla fine una mattina Angela venne