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adirato disse fra sè medesimo: «Ho cercata tutta quanta l’India e combattuto con diverse fiere, e ora vedo i miei compagni essere mangiati dai cani». Prese a due mani la spada, lasciò il cavallo nell’acqua, e gittossi tra i cani per modo che più di venti ne uccise innanzi che ei potesse campar il compagno, e verso il fiume ritirossi tutta volta combattendo, e gran pezzo li tennero i cani così assediati nel fiume. E mentre, che in questo pericolo essi erano, il Meschino vide molti Mandriani che stavano a vedere, e non dicevano niente. «Per mia fe’, disse il Meschino, mai non ebbi paura simile a questa, imperocchè questi cani erano comunemente come leoni, e perchè noi ne avevamo ammazzati più di quaranta, ancora maggiore assalto ci facevano, ed erano al mio credere ancora più di cento cani». Vedendo il Meschino i traditori pastori non dir niente ai cani, non fu senza grande ira, e immaginava il cattivo loro pensiero. Prese la spada a due mani, e gittossi nel mezzo dei cani, mentre i suoi compagni si stavano nel fiume, i cani si affrettavano intorno lui, ed egli ne uccise tanti, e tanti ne ferì, che si ritornarono indietro. «Io credo, disse il Meschino, che morti ne sieno più di ottanta e quasi tutti gli altri feriti». Fatto questo, il Meschino giurò di farsi sentire da quei traditori mandriani, e con grande ira montò a cavallo e spronollo verso quelli, e cominciò con gran voce a gridare, e giunto tra loro cominciò ad uccidere. Disse il Meschino: «Io vidi cose che ancora lodo e loderò sempre Iddio, che per il rumore che io faceva uccidendo i mandriani, i cani medesimi si voltavano sopra loro, e molti ne uccisero, e tutti i loro bestiami erano volti in fuga confusamente il grosso ed il minuto. Durava questo avviluppamento quattro miglia e più, e questo era tutto venuto per divino miracolo d’Iddio». E fatto questo il Meschino ritornò ai compagni, e fece rimontar ognuno a cavallo, e quello che era molto trafitto dai cani sel mise in groppa, e cavalcando trovò certi alloggiamenti di questi traditori mandriani, dove trovò molto pane, carne e buone acque. Mangiato che ebbero per lor bisogno, misero in tasca pane e carne. Camminò tutto quel giorno, ed alla notte arrivò coi compagni ad una picciola villa sopra il fiume, e passarono sopra una piccola isola