Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/201



CAPITOLO XV.


Guerino partito da Persepoli riporta grandi vittorie d’uomini e di fiere selvagge, e uccide un gran dragone.


PP

artito Guerino da Persepoli, e posto il campo alla città di Tracia, il terzo dì la prese, e uccise tutti i Turchi che erano dentro. Poi andò ad un’altra detta Crosofonea, la quale s’arrendette subito; passò il fiume Cotonel, e prese un’altra città detta Benepoli, e la città Arbilas. Partito di là passò il gran fiume Tigri, ed entrò nella regione di Mesopotamia, e prese le città dette Lubilis e Vativoria; e da tutte cacciava i Turchi, e le città s’arrendevano per la morte del re Galismarte e dei figliuoli, e per la gran sconfitta. Andò sino al monte Stafalia, e prese una città detta Alessandria, poi si voltò verso Damasco: e prese tre città dette Antiochia, Tolosa e Salon; poi giunse a Tripoli di Soria, e stettevi dieci dì, e poi venne a Barun, e presela, e andò verso Damasco, della quale furongli portate le chiavi incontra gridando: «Viva il soldano di Persia». Partito da Damasco prese il Siar, Aere, e giunse a Cetaria, Betelemme e Gerusalemme. E quando Guerino fu in Gerusalemme, secretamente una notte inginocchiato a lato al santo Sepolcro di Gesù Cristo, pregollo che gli desse grazia di trovare il padre suo e la