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Festeggia a gara il popolo
Dell’ebbro Dio sull’orme:
Le vesti ora si cangiano,
E i volti in mille forme.
Di queste una sull’Adria
Dall’indolenza nacque:
Di libertà lo studio
Vi si conobbe, e piacque.
Così velate e pallide,
In neri manti avvolte,
Per l’aria bruna appajono
Le afflitte ombre insepolte.
Tu no. Le Grazie tacciano
Sulla celata faccia;
Ma fra le vesti incognite
La tua sembianza piaccia.