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Richiameran tue lagrime
     Il fuggitivo spirto:
     Tu l’urna, ov’io riposimi,
     Coronerai di mirto.
     
Poi, dove i casi il chieggano,
     Rasciugherai le gote.
     Oltre alle fredde ceneri
     Amor durar non puote.
     
E Dido ancor serbavasi
     Fida all’estinto sposo.
     Ombra gelosa e credula,
     Fu breve il tuo riposo!
     
Figlio dell’aurea Venere,
     Giunon fuggendo, e l’acque
     Enea discese ai vedovi
     Novelli regni, e piacque.