Pagina:Aliprandi - Apriti Standard !, Ledizioni, 2010.djvu/99

Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org -99
scaturisce la sensazione che si è all’inizio di un processo di trasformazione della realtà del software, i cui risultati a lungo termine potrebbero modificare in maniera imprevedibile l’intero scenario.
Si osserva infatti che gli standard e i formati aperti, affermatisi con Internet, sono un primo passo verso una sorta di lingua comune che unisce di fatto gli utilizzatori della rete, e che non potrà che aggiornarsi e crescere nel tempo.


7. La direttiva europea sul riutilizzo di documenti nel settore pubblico

Nel 2003 il Parlamento e il Consiglio europei emettono una direttiva in materia di riutilizzo di documenti nel settore pubblico (direttiva 2003/98/CE)1 nella quale vengono fissati alcuni importanti principi relativamente alla gestione dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni: principi che verranno successivamente recepiti dal Decreto Legislativo n. 36 del 24 gennaio 2006 e ripresi diffusamente da altri importanti interventi legislativi nazionali (fra cui lo stesso Codice dell’amministrazione digitale).

Come spesso accade, la parte più interessante della direttiva sta nei “considerando” (solitamente premessi al vero e proprio testo normativo), fra i quali si segnalano il n. 8 (che contiene la definizione di “riutilizzo di documenti”) e il n. 13 (dedicato specificamente alla questione dei formati di salvataggio dei documenti).

8. Affinché il riutilizzo dei documenti del settore pubblico avvenga in condizioni eque, adeguate e non discriminatorie, le modalità di tale riutilizzo devono essere soggette ad una disciplina generale. Gli enti pubblici raccolgono, producono, riproducono e diffondono documenti in adempimento dei loro compiti di servizio pubblico. L’uso di tali documenti per altri motivi costituisce riutilizzo. [...]


13. Le possibilità di riutilizzo possono essere migliorate riducendo la necessità di digitalizzare documenti cartacei oppure di manipolare documenti elettronici per renderli compatibili fra loro. Pertanto, gli enti pubblici dovrebbero mettere a disposizione i documenti in qualsiasi lingua o formato preesistente, ove possibile e opportuno per via elettronica. Gli enti pubblici dovrebbero esaminare la richiesta di fornire estratti di documenti esistenti con spirito positivo allorché per dar seguito a tale richiesta


  1. II testo integrale della direttiva è disponibile on-line in lingua italiana all’indirizzo http://epsiplus.net/media/files/italian_l_34520031231it00900096.