Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[versione diplomatica]
Queſta mi porſe tanto diguezza
colla paura chuſcia de ſua uiſta,
che perdi laſperanza delaltezza
Equale e quei che uoluntieri aquiſta55
egiognel tempo chi perderlo face
enogni ſuo penſier piange ſatriſta
Talmefece la beſtia ſenza pace
che uenendomi incotra adpoco adpoco
me repignia ladoue ellol ſi tace60
Mentre chi ruinaua inbaſſo loco
denanzi adlochi me ſe fu offerto
chi perlongo ſilentio parea fioco
Quando uiddi cuſtui nelgran diſerto
miſerere dime gridai adlui65
qual che toſin o ombra o homo certo
Reſpoſemi non homo homo gia fui
eli parenti miei fuoron lombardi
et mantuan per patria ambendai
Nacqui ſub Lulio ancor che foſſı tardi70
euiſſi ad roma fotto elbuono auguſto
altempo delli dii falzi ebugiardi
Poeta fui et cantai diguel iuſto
figliol danchiſe che uenne detroia
poi chel ſuperbo ylion fu combuſto75
Ma ta perche retorni adtanta noia
per che non ſali aldilectoſo monte
che principio e cagion ditucta gioia
Or ſetu quel Virgilio et quella fonte
che ſpandi deparlar ſilargo fiume80
reſpuſio lui conuergogniolia fronte
[versione critica]
Questa mi porse tanto di gravezza
colla paura chuscia de sua vista
che perdei la speranza de laltezza
55Equale e quei che voluntieri aquista
egiognel tempo chi perderlo face
1enogni suo pensier piange2 satrista
Tal me fece la bestia senza pace
che venendomi incontra ad poco ad poco
60me repignia la dove el sol si tace
Mentre chi ruinava in basso loco
denanzi ad lochi me se fu offerto
chi per longo silentio parea fioco
Quando viddi custui nel gran diserto
65miserere di me gridai ad lui
qual che tusii o ombra o homo certo
Resposemi non homo homo gia fui
e li parenti miei fuoron lombardi
et mantuan per patria ambendui
70Nacqui sub Iulio ancor che fossi tardi
e vissi ad roma sotto el buono augusto
al tempo delli dii falzi e bugiardi
Poeta fui et cantai di quel iusto
figliol danchise che venne de troia
75poi chel superbo ylion fu combusto
Ma tu perche retorni ad tanta noia
per che non sali al dilectoso monte
che principio e cagion di tucta gioia
Or se tu quel Virgilio et quella fonte
80che spandi de parlar si largo fiume
respusio lui con vergogniosia fronte