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100 DE VULGARI ELOQUENTIA.


minata,» da intendersi conformemente alla traduzione del Trissino: fosti cacciata, ec. Ma l’idea precisa che ne riuscirebbe espressa, già è inchiusa in «exulabas.» Oltrechè mal si può torcere «eliminare» a quella interpretazione, significando invece, giusta il Ducange, pressochè «elimare,» che vale «intento animo expendere.» Laddove «elimitare,» che importa quanto «extra regni limites propellere,» ne induce a tenere per fermo, che quivi assai meglio si confaccia al caso «elimitata,» cioè da limiti circoscritta o posta fra i giusti confini, — Cfr. Glossarium mediæ et infimæ Latinitatis. Parisiis, 1845.

8. Da quanto si ragiona in appresso deve conchiudersi, che non solo il primo castigo, che fu l’esilio dal Paradiso terrestre, non bastò a correggere l’umana Progenie, ma neppur all’uopo è giovato il Diluvio Universale con la moltitudine de’ successivi danni, sentiti puranco dagli altri animali, che non parteciparono alla colpa dell’Uomo. Tant’è, che, non curati sì rovinosi flagelli, l’Uomo incorreggibile («incurabilis:» lin. 19) s’attentò inoltre di soverchiare, non che la natura, Dio stesso, edificando la Torre di Babele. Ondechè per la terza volta venne punito di nuova ignominia nella Confusione delle lingue. A punizione siffatta non dovea per altro condursi l’Uomo, già ammaestrato per le antecedenti pur tanto gravi, ma egli anzi trasviò a sì gran segno da meritarsi il terzo flagello. E nulla valse a illuminarlo e contenerlo il comune dettato: Non prima della terza volta (che tu cadi in colpa) andrai al cavallo. II che riesce a dire: Avrai, la terza volta che falli, o alla perfine, il duro castigo; correndo anche oggidì il proverbio, derivato dalle antiche scuole de’ fanciulli: Alle tre si dà il cavallo, o si bastona. Or ecco perchè, non ostante la stranezza del significato, mi parve che si dovesse intendere «equitabis,» non già per andrai a cavallo, che certo non rende il concetto del nostro Autore, nè la verità del fatto, ma sì andrai al cavallo, onde si determina la pena, poi indicata spiegatamente per le parole: «maluisti venire ad equum.» Nè quindi si potrebbe al luogo presente accettare la lezione «ante tertiam,» dal