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scenza per il valido appoggio che il primo specialmente dava all’istituzione in seno al Consiglio Comunale, quando trattavasi di acquistare nuovi attrezzi ed uniformi per il corpo. Il Dott. Marchi dal canto suo faceva spesso ai militi conferenze sui primi soccorsi da apportarsi ai feriti, agli asfittici, o sul modo migliore di trasportare da qualunque luogo un infermo. Immaginò e dotò il Corpo di una barellina a libruccio, col coltrino da agganciarsi alla medesima, dopo aver preso e sollevato il paziente. Trasformò uno zaino da militari in un piccolo armadio farmaceutico, ed il Farmacista Sig. Raffaello Sansoni, disinteressatamente, più volte lo provvide dei medicinali indispensabili e prescritti per i primi e pronti soccorsi.

Il 9 Luglio 1893 il Consiglio Comunale nominava, da provvisorio, Comandante effettivo del plotone Pompieri il sottoscritto Ing. Dini Alfredo, senza accordargli veruna retribuzione; ed il 17 Agosto i vigili, richiesti dall’Autorità, per la prima volta, in divisa di tela, entravano in funzioni, prestando un servizio di vigilanza alle corse di cavalli.



Il pompiere Ermini Annibale colto da alienazione mentale si suicidava. La squadra rese solenni onoranze al compagno, ed a queste onoranze oltre tutta la popolazione Sangiovannese, partecipò con gentile pensiero il corpo della Pubblica Assistenza di Figline Valdarno.