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228 VITA DI VITTORIO ALFIERI.

[1772] perfettamente guarito in Germania, ed altrove; senza dar retta all’ingordo Chirurgo di Monpellieri, avea proseguito, come dissi, il mio viaggio rapidissimamente. Ma lo strapazzo stesso di due mesi di viaggio avea molto aggravato il male. Onde al mio arrivo in Torino, sendo assai mal ridotto, ebbi che fare quasi tutta l’estate per rimettermi in salute. E questo fu il principal frutto dei tre anni di questo secondo mio viaggio.

CAPITOLO DECIMOTERZO.

Poco dopo essere rimpatriato, incappo nella terza rete amorosa. Primi tentativi di Poesia.


Ma benchè agli occhi dei più, ed anche ai miei, nessun buon frutto avessi riportato da quei cinque anni di viaggi, mi si erano con tutto ciò assai allargate le idee, e rettificato non poco il pensare; talchè, quando il mio cognato mi volle riparlare d’impieghi diplomatici che avrei dovuto sollecitare, io gli risposi: Che avendo veduti un pochino più da presso ed i Re, e coloro che gli rappresentano, e non li potendo stimare un jota nessu-