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atto quinto | 325 |
SCENA SETTIMA
Elettra.
Oh notte!... Oh padre! Ah! fu vostr’opra, o Numi,
quel mio pensier di por pria in salvo Oreste. —
Vil traditor, nol troverai. — Deh! vivi,
Oreste, vivi: alla tua destra adulta
quest’empio ferro io serbo. In Argo un giorno,
spero, verrai vendicator del padre.